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Comunità Montana è arrivata la resa dei conti anche tra i funzionari

Matteo totano punta il dito contro il segretario generale Galli

Matteo Totaro, funzionario della Comunità montana del Gargano, chiamato in causa sia dal presidente dell'ente Ni­cola Pinto, che dal segretario generale Ugo Galli, racconta la sua verità, una «verità amara» per Galli al quale Totaro rimprovera di avere «assunto un carattere prettamente autoreferen­ziale», atteggiamento che ha prodotto un «progressivo' depauperamento del­le azioni di intervento sul territorio dell'ente montano». Totaro va dritto al cuore del pro­blema che è quello di aver sollevato già, da tempo, la questione della re­golarità e della legittimità della po­sizione dell'attuale segretario, assunto mediante concorso come funzionario vice segretario e nel giro di pochi mesi nominato inusualmente prima segre­tario dirigente e subito dopo segre­tario generale. «L'aspetto singolare ed anomalo del­la vicenda – spiega Totaro – risiede non solo nella istantanea promozione dello stesso a dirigente, pur in assenza delle debite formalità e dei requisiti ri­chiesti, bensì anche nella continua e progressiva acquisizione, in altrettan­to breve tempo, favorita dalle par­ticolari condizioni "ambientali", di prerogative e di "poteri", indebita­mente sottratti a danno degli organi politici e posti in capo ad esso at­traverso molteplici e frequenti mo­difiche regolamentari o disposizioni legislative ad personam, comprenden­ti, tra gli altri, oltre l'attribuzione in sé delle funzioni di direttore generale, addirittura la presidenza del servizio di controllo interno. Inoltre è appena il caso di rap­presentare solo alcune bizzarre vi­cende, quali: la mia immediata iscri­zione nel registro degli indagati nella primavera del 2004 a fronte del con­tenuto di alcune note riservate inviate all'allora presidente; la rovinosa ge­stione "in proprio" da parte di Galli della masseria pilota Agropolis for­temente voluta e pretesa dallo stesso segretario in attesa di un riappalto mai attivato sino al suo completo fallimento, peraltro non ancora chia­rito nelle relative responsabilità; la sorte del palazzo Della Bella in Vico del Gargano, revocato nella conces­sione affidata al Consorzio Gargano oltre otto anni orsono, ma ancora non rientrato nel possesso e nella dispo­nibilità dell'Ente; la anomala iscri­zione del segretario all'albo degli av­vocati di Lucera, seppure in assenza di ufficio legale all'interno dell'ente (pe­raltro con sede in altra circoscrizione forense) ed in mancanza di svolgi­mento dello stesso di compiti di as­sistenza legale; l'attribuzione in suo favore della partecipazione, da anni, ad un corso di formazione, a Napoli, presso un consigliere di stato, di utilità esclusivamente personale, ma a totale spesa dell'ente; l'acquisto da parte di Galli di un'autovettura Audi 6 2000" per uso di ufficio all'insaputa degli organi politici e da questi mai uti­lizzata». Accuse che Totaro ha denunciato a Procura della Repubblica e Prefettura, inviando una articolata documenta­zione. In attesa dell'intervento della Pro­cura della Repubblica di Foggia e della Prefettura, sottolinea Totaro, «l'unico risultato sortito è stato quello di una serie di azioni continue, ad opera di Galli nei miei confronti, di accani­mento, persecuzione e delegittimazio­ne del ruolo all'interno dell'ente, ri­conducibili ad un vero e proprio mob­bing al vaglio della competente ma­gistratura del lavoro». Totaro conclude lasciando intrave­dere che «in tale prospettiva non sono da escludersi né le tensioni politiche in ultimo originatesi all'interno dell'organo rappresentativo in coin­cidenza del rinnovo delle rappresen­tanze comunali né, tantomeno, glì inasprimenti delle relazioni sindacali in atto che vedrebbero contrapposti le federazioni provinciali di Cgil Cisl, Uil con quella della Direl. Contrap­posizione di alcuna rilevanza rispetto ai contenuti, quanto piuttosto nelle formalità procedurali della consulta­zione attivata dal Presidente per ap­portare alcuni correttivi ritenuti ne­cessari al vigente regolamento sul­l'ordinamento dei servizi e degli uf­fici.