Foggia, Benevento, Agrigento. Sono queste le province che chiudono la classifica 2007 sulla qualità della vita, realizzata come ogni anno dal quotidiano Il sole 24 ore. Tre province meridionali si distinguono in negativo, come sempre.Mentre sul podio salgono, come sempre, tre province dell'estremo nord del Paese: Trento, Bolzano e Aosta. La Capitanata, rispetto ad un anno fa, perde una posizione. C'è qualcosa che non funziona, perchè il trend pugliese è positivo. La provincia di Bari recupera nove posizioni rispetto ad un anno fa, Lecce ne recupera sette, Brindisi 5 e Taranto quattro. Solo Foggia scende di uno scalino, e passa dalla centesima alla centunesima posizione in classifica. Sei macro aree e 36 gli indicatori usati per compilare la classifica, dal reddito pro capite alle opportunità di svago. La provincia di Foggia migliora sul terreno dei dati anagrafici (anzianità della popolazione, numero dei nuovi nati, quantità di laureati, presenza di immigrati) e in termini complessivi di tenore di vita, peggiora per occupazione e numero di imprese, nella classifica dei servizi, della salute e dell'ambiente, e nella graduatoria dell'ordine pubblico. Disastrosa l'ultimo parametro usato dai ricercatori del Sole 24 ore, e dedicato alla cultura e tempo libero. E' la classifica peggiore per la Capitanata, centesima in Italia, seguita solo da Isernia, Enna e Vibo Valentia. Male il numero delle attività culturali, la vendita di libri, le mostre, l'indice di sportività. Leggermente sopra la media un solo indicatore: quello della enogastronomia di qualità. Attenzione, però. I dati della ricerca sono oggettivi solo in parte, perchè sono completati dal sondaggio, effettuato su un campione di 600 cittadini di ogni provincia. Quindi – al di là dei dati e dei numeri – a far precipitare la provincia di Foggia nella classifica è stato il malessere sempre più diffuso dei foggiani intervistati. Che non sarà un dato scientifico, ma che vorrà pur significare qualcosa.