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Consiglio regionale, gli interventi dei consiglieri di minoranza

ROBERTO RUOCCO ( AN) 'Nel pur fornitissimo linguaggio di Vendola, la parola tasse è evidentemente tabù. Non l'abbiamo infatti sentita risuonare nemmeno nella lunga replica ad un dibattito incentrato proprio sul salasso fiscale che il suo Governo sta mettendo in atto ai danni dei pugliesi per coprire i propri sperperi e le proprie inettitudini.
Con questa clamorosa mancanza, e con le deliranti mistificazioni che abbiamo sentito pronunciare su una Puglia che starebbe vivendo una straordinaria stagione di crescita di cui non si è in realtà accorto nessuno, nonchè su meriti suoi e del suo Governo del tutto immaginari, dobbiamo rilevare che al falso in Bilancio di cui ad una sottostimatissima previsione sul buco sanitario, che renderà inutili i pur vessatori incrementi di tasse in arrivo, si aggiunge anche il falso ideologico delle sfuggenti quanto fantasiose dichiarazioni del Presidente'. LUCIO TARQUINIO (Forza Italia). L'esempio che stiamo dando nel Consiglio non è positivo. Basta con lo scaricabarile. Parliamo di una stagione che deve cambiare, ma in quest'Aula non stiamo dimostrando di poterlo fare. Abbiamo il dovere di trovare soluzioni, di capire che viviamo in Europa, che ci sono delle leggi, che a volte dobbiamo lasciare il sentimento per fare i ragionieri, quando è necessario. La politica serve e deve guidare la sanità. Il nostro dovere è migliorare. Il Paese ha bisogno di una guida politica, dobbiamo chiederci se abbiamo questa capacità, invece di pensare a chi ha sbagliato e dire che hanno sempre sbagliato gli altri. La sanità è importante, ma c'è tutto il resto di una società in movimento da seguire. Dobbiamo cambiare mentalità in questa Regione, dobbiamo saper dire no a tante persone che girano intorno alla politica. Dobbiamo essere capaci di ragionare nell'interesse dei cittadini, senza dividerci, senza moralismi, senza giocare a chi è più bravo. Non serve. Tocca a noi vedere come e quando e a chi affidare la gestione delle asl, anche se questa legge è un mostro. Quali manager? Quelli veri non verranno mai alle asl, poco guadagno, troppe responsabilità. Siamo capaci di proporre cose diverse? L'intera classe politica deve farlo insieme. Siamo ad una svolta. Il momento è difficile. E' il tempo di scelte coraggiose, di costruire mentalità e culture diverse. E' il momento del dialogo, con cui si supera tutto. Vediamo cosa siamo capaci di fare di diverso, con un solo obiettivo, non di parte: il bene comune. ANGELO CERA capogruppo UDC 'Sono piuttosto preoccupato per la piega assunta dall'andamento dei conti regionali, da tre anni a questa parte letteralmente fuori controllo. E' la terza legge finanziaria che il centro-sinistra sottopone all'attenzione di quest'aula da quando è al governo della Puglia. Nella formulazione della prima legge non ha avuto problemi perchè i conti della nostra regione erano reduci dalla gestione parsimoniosa sino alla pignoleria esercitata dall'assessore Palese che presentò un rendiconto finanziario con un avanzo di amministrazione di 800 milioni di euro. Nel secondo esercizio finanziario la Giunta Vendola ha incontrato i primi problemi e ritenendo di poter disporre annualmente di cifre tanto cospicue come l'avanzo di amministrazione ricevuto in eredità da noi, ha speso a piene mani, con il risultato di accumulare un deficit di 211 milioni di euro nel solo comparto della sanità. Oggi al suo terzo esercizio finanziario, la giunta Vendola è riuscita nella non facile impresa di stangare i pugliesi, avendo gestito con metodi approssimativi e clientelari una regione che nel 2005 avevamo consegnato con i conti in ordine. Avete dilapidato ingenti risorse, prodotto voragini finanziarie per colmare le quali siete ricorsi alla più comoda delle soluzioni. ENRICO SANTANIELLO (Udc federata): 'La maggioranza giunge a questo appuntamento in uno stato d'animo di profondo turbamento, sconfortata e priva di entusiasmo perchè messa davanti ad un bilancio che infila le mani nelle tasche dei pugliesi. E questo per precisa responsabilità di una giunta che non ha saputo mantenere gli impegni assunti con i pugliesi. Nulla di quanto promesso è stato realizzato, anzi, questo governo ha dovuto sempre rincorrere le emergenze, dai casi di malasanità come avvenuto a Castellaneta all'emergenza idrica nel tarantino, all'emergenza rifiuti scoppiata nel Salento, agli incendi divampati sul Gargano. Se fosse stata gestita in questo modo un'azienda privata, il proprietario avrebbe licenziato immediatamente i suoi dipendenti'.