Il consiglio comunale di Vico del Gargano ha approvato, a maggioranza, il catasto e la delimitazione delle aree percorse dal fuoco riferite al periodo 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005 e 2006. Pollice verso da parte del gruppo di minoranza di Forza italia, il cui capogruppo, Raffaele Lanzetta, ha motivato il "no" perché la proposta dell'Amministrazione concerne l'intero territorio comunale con riflessi su tutta la cittadinanza per i vincoli che si andranno a porre sul territorio e sulle intere particelle, particella che talora sono di enormi estensione e che solo, per pochi metri sono state percorse dal fuoco.Il capogruppo di Forza italia aveva proposto il rinvio dell'accapo. Indicazione che non è stata accolta dalla maggioranza, in quanto – come ha spiegato il sindaco, Luigi Damiani – che il rispetto dei termini di approvazione del provvedimento – è determinato dalla legge e dalle ordinanze succedutesi dopo gli incendi della scorsa estate e, quindi, in caso di non rispetto delle scadenze fatto sarà adottato dalla prefettura. L'assessore all'agricoltura, Roberto Budrago ha dato merito al Corpo forestale dello stato di «aver fatto un lavoro capillare; ogni particella ha una propria scheda con una fotografie aereometrica ove si evidenziano chiaramente i percorsi del fuoco; la legge pone dei paletti per la pubblicizzazione delle aree e i manifesti sono stati affissi strada per strada per portare il contenuto alla conoscenza di quanti potevano avere interessi e fare osservazioni nei termini contemplati. Nessuno – ha conclusa l'assessore – ha prodotto osservazioni di sorta. La normativa prevede che sui territori percorsi dal fuoco gravano divieti e prescrizioni: per quindici anni è vietato apportare variazione di destinazione urbanistica; per dieci anni realizzare edifici nonché strutture ed infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, salvo i casi in cui per detta realizzazione sia stata rilasciata regolare concessioni in data antecedente l'incendio; per cinque anni, attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenutecon risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal ministro dell'Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla Regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici; divieto, per dieci anni, di pascolo e caccia nelle zone boscate percorse dal fuoco. Dieci i voti espressi dalla maggioranza a favore della proposta di perimetrazione, astenuti gli esponenti del gruppo di minoranza "Vico cresce", Pierino Amicarelli e Francesco Delli Muti; pollice verso da parte di Raffaele Lanzetta, l'unico consigliere del gruppo di Forza italia, presente al momento della votazione. Le aree interessate: "Pineta Marzini", "Macchia di mare", "Monte Pucci", "Chianche lisce", `Asciatizzo", "Particchiano".