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Rifiuti: “Situazione paradossale in Puglia”

"Il paradosso pugliese – ha detto Fitto – e' piu' grave di quello campano. In Campania nonostante marce e proteste, neanche Pecoraro Scanio e' riuscito alla fine a impedire la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra, in Puglia il Presidente della Regione Vendola ha addirittura revocato l'aggiudicazione gia' avvenuta del termovalorizzatore di Trani, approvato dalla comunita' tranese e dal Consiglio Comunale con delibera".

Lo ha affermato il coordinatore regionale FI per la Puglia,Raffaele Fitto, nel corso di una conferenza stampa insieme con i consiglieri regionali, svoltasi sabato mattina. "Quando Vendola e' arrivato nel 2005 – ha ricordato Fitto – sulla base del nostro Piano, si erano concluse le gare in tutti e 10 i Bacini della Puglia. ci sono stati dei ricorsi ma a luglio 2005 dopo le sentenze del Tar a favore della struttura commissariale, Vendola avrebbe potuto firmare i contratti e se l'avesse fatto, gli impianti sarebbero gia' in funzione. Ha aspettato un anno ed ha cominciato a firmare solo nel 2006; i progetti definitivi sono stati approvati dalla regione solo a inizio 2007 e i lavori sono iniziati solo un paio di mesi fa e non dappertutto. Infatti oggi di quei 10 bacini, solo per 6 si sta arrivando all'inizio dei lavori, mentre non si sa nulla di come si chiudera' il ciclo dei rifiuti negli altri 4, dove le gare andavano ripetute per difetti di procedura". "Non agitiamo le piazze, non siamo no global, non lanciamo pietre – ha proseguito Fitto – raccontiamo pacatamente la verita' che e' quella per esempio del Salento in cui da oltre un anno i rifiuti vagano da una Provincia all'altra, finendo nelle discariche per rifiuti speciali di Fragagnano e Grottaglie,nel Tarantino. Le stesse che oggi, secondo il Presidente Vendola, potrebbero accogliere i rifiuti campani. Questo dimostra che per la situazione di emergenza in cui per colpa di Vendola si trova la Puglia, la nostra Regione ha bisogno anche dei privati per la sua emergenza – ha detto ancora Fitto – in questi due anni e mezzo, siccome gli impianti non erano pronti, Vendola ha disposto l'ampliamento di una quindicina di discariche. Sarebbe assurdo usare quelle volumetrie per i rifiuti campani". "Chiediamo quindi – ha concluso il coordinatore regionale di Forza Italia – che ci venga detto quali e quante discariche sono state ampliate in questi due anni e mezzo e che disponibilita' hanno oggi; chiediamo che si ripetano subito le gare nei 4 bacini della Puglia di cui non si conosce la sorte; chiediamo che venga subito avviata la realizzazione del termovalorizzatore di Trani. Dire come fa Vendola che i termovalorizzatori sono antieconomici e farebbero salire le tariffe sui rifiuti non ha senso. L'antieconomicita' e' frutto piuttosto del furore ideologico che lo ha portato a non realizzare gli impianti. Perche' oggi i cittadini del Salento pagano gia' tasse triplicate quando non quadruplicate, a Brindisi sono inutilizzati tutti gli impianti realizzati in funzione del termovalorizzatore a cui Vendola ha detto no; i rifiuti di Bari vanno nelle discariche di Giovinazzo e Bitonto; quelli del Bacino Lecce 2 nel costosissimo, inutile e singolarmente autorizzato con grande velocita' impianto di biostabilizzazione di Poggiardo per poi essere portati con costi enormi a Fragagnano e Grottaglie. E per il termovalorizzatore di Trani i pugliesi pagheranno i danni gia' chiesti dall'azienda aggiudicatrice come risarcimento per essersi vista revocare l'appalto. A fronte di tutto questo, invece di assumere la responsabile posizione assunta dall'Umbria che ha detto al Presidente Prodi di non essere nelle condizioni di accogliere i rifiuti campani, Vendola e compagni hanno detto si' un po' per soccorso rosso a Bassolino e Pecoraro Scanio, un po' per cercare di negare l'emergenza pugliese. Con estrema moderazione e volendo evitare una rissa cercata da tempo da Vendola e compagni per deviare l'attenzione dei problemi, ci auguriamo che il Presidente capisca di dovere delle risposte su questi temi. Non a noi ma a 4 milioni di pugliesi".