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Regione senza segreti per i pugliesi

 La commissione affari generali del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge della Giunta che fissa principi e linee guida in materia di trasparenza dell’attività amministrativa. I cittadini potranno chiedere atti senza giustificare le ragioni della richiesta. Saranno pubblicati sul web (www.regione.puglia.it): ogni consulenza e incarico esterno della Regione, così come l’intera evoluzione di appalti e concorsi per il reclutamento del personale 
Regione senza segreti per i pugliesi: più informazione verso i cittadini e più accesso agli atti dall’esterno. La commissione affari generali del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge della Giunta che fissa principi e linee guida in materia di trasparenza dell’attività amministrativa. «E’ un’iniziativa legislativa moderna, che farà luce in ogni angolo del Palazzo», il presidente dell’organismo consiliare, Michele Ventricelli, non nasconde la soddisfazione, per la qualità del lavoro in commissione, con il contributo di tutti i componenti. «Non ci saranno più zone d’ombra o carte riservate nei cassetti: la Regione si apre e si illumina completamente». Sull’esigenza della legge si sono detti d’accordo anche i rappresentanti dell’opposizione, l’astensione di Francesco Damone (Ppdt), il solo presente al momento del voto, è motivata dal non aver potuto approfondire il testo, mentre Massimo Cassano (FI) aveva sollecitato nella discussione generale la pronta attuazione della disciplina, una volta adottata, e Piero Lospinuso aveva ricordato la precedente proposta di legge di AN, della quale il governo regionale si era impegnato a tenere conto nella stesura di questo articolato. L’intervento normativo è stato illustrato dall’assessore Guglielmo Minervini.
«Regola la gestione della risorsa informazione nella Pubblica Amministrazione, incentiva la trasparenza ed estende in maniera incisiva gli obblighi di comunicazione all’esterno. Sono scelte molto coraggiose: affermiamo una sorta di diritto dei cittadini all’informazione ed eliminiamo l’obbligo di giustificare l’interesse legittimo alle notizie sollecitate». L’informazione «in uscita» avrà come sede naturale il portale internet istituzionale della Regione. «In entrata», i cittadini avranno accesso libero, condizionato solo dai principi di buon funzionamento della PA: potranno chiedere atti senza giustificare le ragioni della richiesta. Saranno pubblicati on line i provvedimenti delle asl e degli enti strumentali e controllati e per la Regione ogni consulenza e incarico esterno, le delibere di Giunta e pure le determine dei dirigenti. La trasparenza si allarga agli appalti ed ai concorsi per il reclutamento del personale, mettendo a disposizione non solo agli atti finali ma ogni singolo «step». Si potrà così seguire passo per passo l’intera procedura. «Operiamo un ulteriore avanzamento rispetto alla legge 241 e i tempi d’attuazione saranno immediati, è previsto un solo regolamento d’attuazione per gli aspetti esecutivi. Sollecitiamo un confronto condiviso con tutte le realtà presenti in Consiglio regionale – ha detto Minervini – siamo aperti anche a novità come l’introduzione del difensore civico». Il ddl si potrà arricchire di contenuti nel corso della discussione in Aula, dov’è trasferito dopo il sì della commissione.