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Damone, sulla mancata nomina direttore generale Asl Fg

La debacle elettorale dell’avvocato Campo con la conseguente attribuzione della sconfitta della politica clientelare gestita da “compagni” che hanno inteso agire a tutela di persone e clienti, anziché nell’interesse del PD, ha aperto all’interno di quel partito un regolamento dei conti.
Il clamore suscitato dal manifesto apparso sui muri dell’ospedale di San Severo e dintorni redatto da un fantomatico comitato cittadino, in verità nasconde un  movente politico tutto interno al PD per verificare se vince l’ala Marino o quella Campo-Troiano. La comunicazione dell’organico eseguita con delibera 1214 del 28 aprile 2008 obbedisce esclusivamente ad un adempimento formale, con scadenza 30 aprile 2008, che ha registrato l’esistente situazione del personale con qualche abbattimento di posizioni anomale attuate nel passato. La situazione vera degli ospedali dell’ex Asl FG/1 si potrà valutare solo ed esclusivamente al momento dell’approvazione del piano della salute che da tre anni viene continuamente rinviato con buona pace del Presidente della III^ Commissione che dovrà esaminarlo prima dell’approvazione definitiva del Consiglio regionale.
D’altra parte, allo stato, si è registrato un arretramento complessivo delle nostre strutture, una delusione diffusa del personale tutto per le modalità di attribuzione degli incarichi medici e non che sono stati tutti sostenuti dal politico di turno locale; e per la verità il dottor Troiano, per amore di partito, ha sempre onorato, violando molte volte il principio della legittimità giuridica degli atti assunti.
Le nomine dipartimentali, le assegnazioni di personale, le proroghe delle cooperative, gli appalti, le forniture, le indicazioni dei tecnici, l’acquisto delle attrezzature, i responsabili dei servizi, almeno nel nostro ambito, sono tutti di un’unica provenienza politica, squisitamente di parte locale.
Si può oggi, dopo aver portato il nostro Presidio sanitario a livelli veramente bassi, avere il coraggio di condividere la ribellione del personale e quant’altro, recitando la parte di chi oggi sostiene la rivolta.
Le bugie, le clientele, gli interessi perpetrati ai danni della gente e del personale hanno testimoniato che tali percorsi non sono più seguiti dalla gente e dai cittadini che al momento delle elezioni sanno esprimere liberamente il proprio giudizio.
La gente, i cittadini, gli elettori oggi hanno bisogno di azioni concrete. I proclami, le proteste, specie quando sono strumentali e possono essere evitati dai politici, vedi mancata discussione del Piano della salute nella III^ Commissione consiliare sanitaria regionale ormai fanno notizia negativa e gli elettori non si lasciano più ingannare.
Il mio augurio si concretizza nella speranza che si confermi Troiano che quanto meno, al di là della appartenenza politica, possiede una onesta impostazione culturale, conoscenza del mondo sanitario, e ha dovuto subire, in nome del partito, le richieste dei suoi pseudo compagni di Partito.
Francesco Damone
Capogruppo La Puglia Prima di Tutto Regione Puglia