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CIVIS Puglia – Comitato Interassociativo Volontari Italiani Sangue Avis, Fidas, Fratres

Il 19 maggio scorso gli organi di informazione hanno diffuso la notizia che dalla Puglia sono state trasferite alla Toscana 276 unità di globuli rossi, per far fronte ad un’emergenza verificatasi in quest’ultima regione.
In questo modo noi donatori di sangue pugliesi abbiamo conosciuto un’iniziativa di cui abbiamo colto soprattutto la valenza di gesto concretamente solidale verso degli ammalati: e quando ci sono pazienti che hanno bisogno di trasfondere sangue, noi siamo felici che il nostro dono sia messo a loro disposizione, vicino o lontano che siano.
Un po’ di soddisfazione, inoltre, ci è venuta perchè, dopo tanti anni di duro lavoro delle nostre Associazioni per cambiare mentalità ed abitudini dei nostri concittadini, finalmente è accaduto – sia pure per la prima volta, ma c’è sempre una prima volta, no? – che dal Sud un consistente numero di sacche di sangue sia andato a Nord, invertendo un percorso che ha a lungo umiliato e mortificato noi meridionali.
Poi, la doccia fredda: in Consiglio Regionale il dott. Giammarco Surico, medico ematologo, si è affrettato a commentare la notizia, ma non corredandola di encomi per donatori ed associazioni pugliesi, non con incoraggiamenti nei confronti del Sistema trasfusionale pugliese che, evidentemente, non lavora male, bensì avanzando una serie di illazioni e sospetti, a partire dall’affermazione che “la Puglia da sempre è in perenne emergenza sangue”.
Ma quando mai? La Puglia – dati ufficiali alla mano, non suscettibili di essere smentiti – ormai da tempo fa fronte per la gran parte dell’anno ai bisogni trasfusionali dei suoi ammalati, senza problemi se non quelli connessi al continuo impegnarsi di volontari e sanitari; solo d’estate, specie quando questa è lunga e calda come quella del 2007, si verificano delle carenze, per scongiurare le quali c’è ancora e sempre da lavorare, naturalmente.
Il messaggio, quindi, che deve arrivare alle decine di migliaia di donatori volontari di sangue pugliesi è che il loro gesto responsabile e solidale sta portando la nostra Regione ad una situazione di autosufficienza trasfusionale che già comporta sicuri benefici per gli ammalati pugliesi (e talvolta anche di altre regioni, persino settentrionali!), ma anche che questa autosufficienza deve essere garantita per tutto l’anno e mantenuta costante nel tempo.

Il Coordinatore
Prof. Vincenzo Manzo