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Faida Gargano: scadono termini, domani liberi presunti sicari

Uno dei presunti boss protagonisti della faida del Gargano, Armando Libergolis, allevatore di 33 anni di Manfredonia, accusato di cinque omicidi, sarà scarcerato domani per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
I termini di detenzione preventiva scadranno anche per altri due presunti assassini e per un presunto pusher. Gli imputati furono coinvolti nel blitz dei carabinieri che, nel giugno 2004, smantellarono con un centinaio di arresti i clan protagonisti delle diverse faide mafiose del Gargano. Quella che coinvolge la famiglia Li Bergolis, che ha come nemici storici i Primosa-Alfieri, ha prodotto a Monte Sant’Angelo 35 omicidi in trent’anni. Oltre a Li Bergolis, accusato di cinque omicidi, traffico di sostanze stupefacenti e armi, tornerà in libertà Giovanni Prencipe, accusato di due omicidi, associazione mafiosa e traffico di droga. Prencipe resterà comunque in carcere per un altro omicidio. Liberi anche Giovanni Cirella, accusato di un omicidio e di associazione mafiosa, e Vincenzo Padula, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. I quattro furono rinviati a giudizio circa tre anni fa e sono ora imputati dinanzi alla Corte d’assise di Foggia.