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Mercoledì Consiglio regionale sul Piano della Salute, poi a settembre

Sul Piano della salute una pausa di riflessione lunga 41 giorni, fino al prossimo Consiglio regionale del 9 settembre. Troppi mille emendamenti (600 dell’opposizione, 400 dal centrosinistra) per essere esaminati nei tre giorni di Consiglio, inizialmente previsti per lunedì, martedì e mercoledì. Comunque resta l’appuntamento in aula di mercoledì per una prima analisi del Piano. Secondo il capogruppo di Fi, Rocco Palese, “dopo oltre tre anni di attesa, di presunto ascolto, riascolto, contrattazione politica e partitica, l’assessore Tedesco continua anche in questi giorni a cambiare e stravolgere il Piano. Il maxiemendamento del governo apre una maxi-contrattazione campanilistica, politica e partitica che resterà aperta per tutto il mese di agosto e fino a settembre. Segno che avevamo ragione noi a dire che il Piano così com’è, non piace a nessuno: né a sindacati, medici, infermieri nè alle centinaia di persone che abbiamo ascoltato in commissione, né alla stessa maggioranza che sta inducendo l’assessore a cambiamenti radicali. Oggi sembra quasi che sia tutto da rifare, sembra di essere all’inizio di un percorso che, secondo il Governo regionale, si sarebbe dovuto concludere mercoledì. Per non parlare – conclude Palese – delle sciatterie, degli errori procedurali e degli svarioni burocratico–amministrativi. Siamo esterrefatti dall’incapacità e dall’incoscienza”. In difesa del Piano interviene il consigliere del Pd Luciano Mineo: “Non si può volere in Puglia una sanità ricca per i poveri e per tutti i cittadini e far finta di non vedere che si sta lavorando a livello nazionale per una sanità povera per i poveri, anzi per tutti. Il Piano regionale non è insufficiente, come taluni sostengono. E’, forse, positivamente ambizioso rispetto alle risorse che il governo nazionale metterà a disposizione e alle nuove linee di politica della salute che l’esecutivo Berlusconi sta delineando”.