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S. Marco in Lamis/ Assegnato il premio ”Celano”

Il premio della biennale di letteratura dialettale è andato ai fratelli Grazia e Michele Galante, autori del Dizionario di San Marco in Lamis. Nel corso della “tre giorni” celebrativa per i primi cent’anni di Borgo Celano.

 

Assegnato ai fratelli Grazia e Michele Galante il prestigioso Premio di Letteratura dialettale ”Celano” 2008. E questo in quanto autori del Dizionario di San Marco in Lamis, considerato dalla critica un’ opera omnia tra le più ricche ed esaustive della Puglia, comprendendo esso non solo gli aspetti prettamente linguistici ed etimologici, ma l’essenza stessa della cultura di un popolo. Non per niente il volume ha visto l’imprimatur di due illustri critici, quali l’italianista Tullio De Mauro (già ministro della pubblica istruzione della Repubblica) e il letterato italo -americano Joseph Tusiani. E la tavola rotonda sull’argomento e la cerimonia della premiazione si sono svolte l’altra sera nell’accogliente auditorium del Park Hotel Celano, seguite con viva attenzione da un pubblico numeroso e plaudente, di provenienza non solo locale, ma anche dagli altri centri del Gargano e della Capitanata. Dopo l’introduzione dei lavori, fatta per conto dell’Associazione “Pro Loco” da Arcargela Ferro e da Luigi De Angelis, in veste di delegata alla cultura e di presidente, hanno preso la parola per i saluti il sindaco Michelangelo Lombardi e il presidente dell’Ente Parco del Gargano, Giandiego Gatta. Quindi, è stata la volta dei relatori Pasquale Piemontese e Cosma Siani, rispettivamente docenti presso le Università di Bari e Cassino. Il primo si è soffermato a lungo sulla ‘qualità’ della lingua, annotando ad uno ad uno i vocaboli di origine straniera acquisiti dalla comunità locale durante le dominazioni o che si sono susseguite in varie epoche che durante i passaggi degli innumerevoli pellegrini e viandanti diretti al Santuario dell’Arcangelo in Monte Sant’Angelo. E ciò, a cominciare dai termini di radice greco-romana, a quelli longobardici, normanni, saraceni, spagnoli, francesi, per finire con quelli più recenti appresi e rielaborati durante la breve occupazione – liberazione degli anglo-americani. Il Siani, dal canto suo ha messo in evidenza il concetto di “utilità” del Dizionario, definendolo “opera di servizio” e fonte di consultazione e di discernimento indispensabile non solo per i discenti ma anche per gli uomini colti e gli stessi letterati. A suo dire, la produzione dei Galante racchiude una complessa “nomenclatura”, fatta non solo di vocaboli e di etimi a sé stanti, ma collegata ad un sistema di tipo fraseologico e culturale, che non ha esempi nel campo. Da qui la sua originalità ed importanza sul piano dell’esportazione oltre provincia e in ambito accademico. Riguardo ai temi della promozione della cultura, oltre a far cenno all’impegno assolto in campo letterario, saggistico e storico dai “grandi maestri” di ieri e di oggi (Francesco Paolo Borazio, Pasquale Soccio, Tommaso Nardella, lo stesso Tusiani) , si è soffermato a lungo a parlare degli anni d’oro 70/80, allorché grazie alle “scoperte” e produzioni editoriali dei “Quaderni del Sud”, diretti dallo stesso relatore unitamente a Sergio D’Amaro e Antonio Motta, San Marco si distinse nel mondo culturale pugliese e nazionale, come città della cultura per antonomasia. Da non sottovalutare l’impegno in termini di contributi, raccolte e creazioni dialettali, emerso negli anni più recenti ad opera di Leonardo P. Augello, Michele Coco, Matteo Coco, Antonio Guida, Mario Ciro, ecc. Al termine, il premio, consistente in un artistico simulacro in metallo è stato consegnato ai due autori del Dizionario dal sindaco Lombardi. Le restanti manifestazioni della “tre giorni”pro Centenario si sono susseguite senza nota di rilievo al Convento Santuario di San Matteo. Ci siriferisce al libro “I Ceci di Padre Pio” di Francesco Taronna, presentato dallo scrittore Giovanni Scarale e dall’avvocato Berardino Tizzani e all’approfondita ed esauriente relazione tenuta nella stessa serata da Padre Mario Villani “Cenni storici su Borgo Celano e rapporti con il Convento Santuario di San Matteo”, seguita da quelle di Giovanni Russo del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano sul tema “Turismo ambientale nel bosco – difesa di San Matteo” , del citato Siani “Cultura come fattore di sviluppo”e dell’avvocato Nino Grana su “Parco Paleontologico e dei Dinosauri…”; la serata si è conclusa, come già scritto, con il concerto “Pascha nostrum est Christus”, musiche di autori vari del repertorio gregoriano del Cinquecento –Seicento, a cura della “Vocalia Consort di Roma, diretta da Tito Molisani. L’ultimo giorno il tutto è stato dedicato alla commemorazione del centenario pro Borgo Celano, significato dalla processione svoltasi da San Matteo al Borgo e la celebrazione della Santa Messa di ringraziamento, officiata da Padre Pietro Carfagna, Ministro Provinciale dei Frati Minori, seguita subito dopo dalla benedizione – scoprimento della stele eretta a ricordo dei primi fondatori del Borgo: Giuseppe Parisi, Ferdinando Covatto, Paolo Conte e Giovanni Verde.

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