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LA TECNOLOGIA FA MALE ALL’AMORE

I manager quelli che rischiano di più.

 

Manager rampanti alle prese con telefonini, palmari, pc e altre ‘diavolerie’ hi-tech, attenzione: il tecnostress fa male all’amore. Lo stress prodotto dall’uso eccessivo di strumenti tecnologici favorisce infatti il calo del desiderio sessuale e altera gli equilibri affettivi.
E’ quanto emerge dal nuovo studio condotto da Netdipendenza onlus, i cui risultati saranno illustrati domani a Milano nell’ambito di ‘Innovation Circus’: la kermesse sull’innovazione tecnologica voluta da Regione Lombardia, Provincia, Comune e Camera di commercio di Milano.
La conferma che il tecnostress colpisce la vita sentimentale delle coppie ‘info-tech’ arriva da un pool di psicologi e sessuologi interpellati da Enzo Di Frenna, presidente dell’associazione no-profit e autore del libro ‘Tecnostress in azienda’. Il gruppo di ricerca, coordinato dalle psicologhe Giorgia Notari e Chiara Baietto, ha analizzato gli elementi in comune tra stress e tecnostress, individuando numerosi collegamenti: "Multitasking, sovraccarico informativo, tempi veloci, impegni eccessivi e connessione continua inducono ansia, stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e, in definitiva, favoriscono il calo del desiderio e i problemi relazionali nella coppia".
Questo del tecnostress, spiega Notari, coordinatrice scientifica del progetto, "è un tema molto importante e continueremo ad approfondirlo poiché altera uno degli aspetti fondamentali dell’equilibrio psicofisico dell’individuo tecnologico".
Lo studio sarà pubblicato la prossima settimana su Runfortecnostress Network, il social media di info-lavoratori e professionisti hi-tech impegnati a prevenire il tecnostress, insieme ai risultati di un sondaggio che rimarrà aperto fino al 20 ottobre.
Le coppie che invieranno la loro opinione potranno vincere un fine settimana rilassante sulle rive del lago di Bracciano, recuperando i tempi lenti che nutrono il desiderio.