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Damone (PPdT): ‘alla Asl di Foggia debiti per 400 milioni di euro’

Nota del presidente del Gruppo consiliare La Puglia Prima di Tutto, Francesco Damone. ‘Le notizie di stampa di questi ultimi giorni attribuiscono all’Azienda Sanitaria di Foggia, gestita da un Commissario e tre sub commissari, un disavanzo presumibile al 31/12/2008 di ben 120milioni di euro (circa 240miliardi delle vecchie lire); la realtà finanziaria è oltremodo sottodimensionata e bugiarda, perchè oltre al sommerso relativo all’ultimo esercizio, la sorpresa è veramente eclatante.  Infatti pare che dalle schede patrimoniali inviate annualmente dal collegio dei revisori ci troviamo di fronte ad un disavanzo di 400milioni di euro (circa 800miliardi delle vecchie lire) accumulato nel corso delle varie gestioni. Lo stato comatoso e di collasso in cui versa l’Azienda di Foggia, che ha ereditato la debitoria delle tre ex Aziende, costituisce una forte preoccupazione per la salute dei cittadini e per le forniture vere di servizio, soprattutto farmaceutico. Con la fusione e la costituzione di un’unica azienda, oltre ai costi dei commissari, si è dovuto registrare una spesa considerevole di consulenze, convenzioni, incarichi professionali, assunzioni di personale, conferimento di strutture complesse e dipartimentali, prestazioni aggiuntive preconfezionate ad personam, acquisto di attrezzature pagate oltre misura, appalti concessi ad libitum e quant’altro, tutto ciò a riprova che la politica sanitaria di Vendola doveva rispondere ad efficienza, efficacia ed economicità della spesa, priva comunque di una seria programmazione della spesa. Le strutture ospedaliere, quelle di Lucera, San Severo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, sopravvivono alla malasanità, solo ed esclusivamente per l’impegno di tutti gli operatori soprattutto di quelli più dignitosi e maltrattati, del personale non medico, sempre più carente per via del trasferimento di gente raccomandata estrapolata dal servizio e trasferita in posti di grande comodità senza tener conto che le corsie sono sempre più carenti di personale medico ma soprattutto infermieristico. Il bilancio della sanità di sinistra si caratterizza per costruzioni, appalti, acquisto di attrezzature (Manfredonia e Cerignola) molto costose e scempio di risorse dimenticando completamente l’ammalato, utente vero, al quale ipocritamente il presidente Vendola dedica una pietà pelosa e una disponibilità bugiarda e fuori dalle realtà, ricorrendo spesso a discorsi romantici e melodie poetiche’.