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Piano riordino scolastico, centrodestra polemico con PD

I capigruppo di maggioranza a Palazzo Dogana (N Paolo Mongiello del Pdl, Nicandro Marinacci dell’UDC, Paolo Agostinacchio de La Destra, Pasquale Pellegrino della Rosa Bianca, Carmine D’Anelli della Lista per Pepe Presidente e Rocco Ruo de La Capitanata Prima di Tutto, hanno sottoscritto un documento di critica al centrosinistra, ed in particolare al PD, in merito all’andamento dei lavori del Consiglio provinciale di ieri mattina, e che aveva all’ordine del giorno il piano di riordino scolatico. Di seguito il testo della nota inviata alla stampa: ‘Come al solito, il centrosinistra ha una particolare concezione della verità. Gli unici ad essere inadeguati a discutere del Piano di dimensionamento della rete scolastica provinciale per l’anno scolastico 2009-2010 sono stati infatti i Consiglieri di centrosinistra, autori di una sorta di precedente storico: la richiesta di discussione su una materia sulla quale il Consiglio non ha competenze e per di più senza essere in possesso di una di proposta. Un capolavoro di improvvisazione e superficialità davvero storico per la storia dell’Assise provinciale, rispetto al quale restiamo attoniti. Sono questi gli unici motivi per i quali proviamo imbarazzo. Siamo imbarazzati dal fatto di doverci confrontare con chi, oltre a non voler conoscere le norme, non trova di meglio che affermare inammissibili inesattezze. L’unico organo competente a deliberare per quel che riguarda il Piano di dimensionamento, strumento introdotto nel lontano 1998 dal ministro Luigi Berlinguer e non dal decreto ‘Gelmini’ (circostanza che il centrosinistra ignora sperando di poter fare un po’ di propaganda), è la Giunta provinciale. Nonostante questo, la maggioranza si è dichiarata disponibile a discutere del documento, tanto da aver votato l’aggiornamento della seduta, anche per consentire al centrosinistra di interloquire documentandosi. Perchè il confronto sia incentrato nel merito delle questioni e non sulla speculazione politica, guarda caso in concomitanza con le proteste della Cgil a livello nazionale occorre però avere il tempo di leggere analiticamente il Piano approvato dalla Giunta soltanto questa mattina. Non per responsabilità dell’assessore Consiglio, ma per permettere al documento di recepire anche le istanze inviate dai Comuni. Nessuno ha impedito la discussione, tant’è che la riunione del Consiglio è stata semplicemente aggiornata di dieci giorni. Nessuna censura, dunque. Solo una diversa concezione delle istituzioni, che evidentemente per il centrosinistra non sono altro che una tribuna propagandistica ed un veicolo di appoggio ad iniziative politiche e sindacali, che mirano nella sostanza a delegittimare il Parlamento imponendo logiche di piazza’.