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“Vi insegno a vendere il Gargano”

Lezioni da Giuliano Turcato, ex responsabile del settore Turismo del Veneto: “Non avete ancora capito il vero valore del vostro prodotto turistico”.

 

I garganici non hanno ancora compreso il valore che ha il territorio in termini di «vendibilità» sotto il marchio di «Prodotto Gargano». L’analisi è dell’ex direttore dei dipartimento turismo dei Veneto, Giuliano Turcato, che suggerisce «un’attenzione, quasi maniacale, alla qualità che vuol dire dare ai clienti un po’ di più, sempre un pò di più, ogni anno qualcosa di più». Turcato sprona inoltre gli enti pubblici a «curare i centri storici che devono essere puliti, sicuri e dotati di una serie di servizi».
Altro punto, l’organizzazione sanitaria. «Oggi – spiega l’ex direttore – il turismo è sempre più fatto da persone che hanno un pò più di anni per cui una sicurezza sanitaria è fondamentale assicurarla. Cosa che, mi pare, non sia al centro delle attenzioni del sistema-Gargano. Così anche fornire internet diffuso a tutti, ma non mi pare che il “wireless” brilli per essere presente all’interno delle aziende. Ci vuole quindi un’attenzione antropocentrica, dobbiamo pensare che l’uomo che viene via da casa per stare qui, deve, quanto meno, augurarsi di trascorrere un periodo di riposo e, quindi, senza apprensione alcuna. Così, se ha una certa età, è giusto cha abbia un medico a portata di mano. Bisogna che i centri storici diventino pedonabili, anzichè fare delle vie bellissime a doppio senso. Queste follie non si possono più fare, perché la gente oggi è abituata in tutte le capitali del mondo ad avere piazze e spazi enormi dove l’uomo è il centro, non l’auto. E non è vero che muore il commercio, accade il contrario». Sotto la lente d’ingrandimento il rapporto prezzo-qualità che, ricorda Turcato, «è sempre la base su cui si sceglie una vacanza, infatti, offrire un buon rapporto qualità-prezzo è determinante. Secondo me quello che potrebbe fare l’operatore turistico del Gargano è quello di far bene la sua promozione cominciando ad offrire anche settembre ed ottobre, così come anche aprile, maggio e aprile».