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Privatizzazione sistema fieristico pugliese, primo si della Regione

Riformare e promuovere il sistema fieristico pugliese qualificando l’offerta. E’ questo l’obiettivo del testo di legge unificato approvato oggi all’unanimità dalla quarta commissione (economia e sviluppo) alla Regione Puglia a seguito dell’esame di merito comparato del disegno di legge e della proposta di legge primo firmatario il capogruppo di An, Roberto Ruocco. Due testi sovrapponibili per alcuni aspetti, come ha spiegato il presidente della commissione Dario Stefano, ‘ma che si differenziano nettamente sul principio di privatizzazione degli enti fieristici, cui si ispira la legge del governo’. ‘La gestione pubblica dei quartieri fieristici – ha detto l’assessore allo Sviluppo, Sandro Frisullo – non esiste più. Con questo provvedimento intendiamo affidare ai privati, con procedure di tipo europeo e con bandi di evidenza pubblica, la gestione degli enti fieristici sia in forma totalitaria, sia in forma mista con la partecipazione della parte pubblica fino ad un massimo del 49%. Non si metterà a gara la proprietà ma si affida solamente la gestione dell’attività a soggetti privati’. Il soggetto pubblico potrà esercitare semplicemente una funzione regolativa, una sorta di ‘governance morbida’, fissando dei parametri e riconoscendo i calendari degli eventi senza darne l’approvazione. I 14 articoli di cui è composta la legge, colmano un vuoto legislativo di dieci anni. ‘E’ un provvedimento che arriva in ritardo rispetto alle altre città italiane – ha detto Stefàno – perchè la Puglia, ad oggi, non aveva ancora provveduto a dotarsi di questo strumento modernizzatore nonostante sia riconosciuta al sistema delle fiere, la funzione di volano del sistema produttivo’.