Menu Chiudi

Sciopero della pasta, “successo della protesta. A Bari meno 53,8%”

Grande successo dello sciopero della pasta di grano duro, organizzato a Natale da Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani, contro gli aumenti ingiustificati. Secondo l’associazione infatti dopo l’aumento del 20% dovuto al rincaro della materia prima, i pastifici non hanno provveduto a riallineare i prezzi nonostante il successivo calo del prezzo del grano duro del 30%. Nel giorno di Natale, secondo Contrubuenti.it, sia a pranzo che a cena, il consumo di pasta di grano duro è calato del 58,2% rispetto al Natale scorso. Diverso invece il dato dell’adesione nelle varie provincie. A Napoli si registra il maggior calo dei consumi di pasta di grano duro con -64,5%, seguito da Roma con -63,6%, Torino con -62,7%, Milano con -61,4%, Palermo con -60,8%, Genova con -58,3%, Treviso con -57,6%, Bergamo con -56,5%, Firenze con -55,6%, Bari con -53,8%, Cagliari con -50,4%, Campobasso con -47,7%. Sono questi i dati definitivi dei rilievi effettuati in 40 città italiane ed elaborati da KRLS Network of Business Ethics per conto dello Sportello del Contribuente.

Alcuni dei consumatori intervistati hanno dichiarato che «da tempo hanno già rinunciato a consumare la pasta di grano duro almeno tre volte la settimana accontentandosi di consumare prodotti fatti in casa, meno costosi, oppure pasti avanzati del giorno prima».

«Il successo dello sciopero conferma che gli italiani sono sempre più preoccupati del caro vita – sottolinea Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it – in Italia abbiamo assistito a una lievitazione dei prezzi dei generi di prima necessità pari al doppio della media europea .

E’ stato il primo boicottaggio economico dei consumatori a cui ne seguiranno altri perchè l’allarmante crisi economica che attraversa l’Italia impoverisce sempre di più le famiglie. È una giusta reazione – conclude – all’incessante escalation dei prezzi, soprattutto dei prodotti alimentari di prima necessita».