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Margherita di Savoia: interessante proposta sui canoni demaniali

La proposta del consigliere di maggioranza Mariella Galantucci, votata all’unanimità dal consiglio comunale del 28 novembre 2008 e relativa alla destinazione dei canoni demaniali marittimi a favore dei Comuni costieri, sta incontrando sempre maggiori favori in ambito politico e si appresta ad arrivare sulle scrivanie di deputati e senatori eletti nella Circoscrizione Puglia. La proposta si propone di portare all’attenzione del Consiglio dei Ministri una norma da inserire all’interno della riforma sul federalismo fiscale, con la quale si richiede che entrino nelle disponibilità finanziarie dei Comuni gli importi dei canoni demaniali marittimi versati dai gestori degli stabilimenti balneari. Importi che, nel caso del Comune di Margherita di Savoia, ammontano a circa 700mila euro annui e che rappresenterebbero una importante entrata per tutti i Comuni costieri d’Italia. L’ordine del giorno sta per essere portato all’attenzione dei parlamentari pugliesi, dell’ANCI Puglia e dei sindaci dei Comuni rivieraschi di Puglia per invitarli ad un’azione comune a sostegno dell’iniziativa.È noto che il disegno di legge sul federalismo fiscale mette in luce l’esigenza di una maggiore autonomia, partecipazione e responsabilizzazione alle entrate e alle spese da parte degli Enti locali. Tuttavia il testo non ricomprende fra le entrate dei Comuni l’attribuzione del gettito relativo ai canoni demaniali in genere e quelli marittimi in particolare. Si tratta di risorse ingenti, che vengono sottratte al territorio, che invece sopporta i costosi oneri di gestione. I canoni che i titolari degli stabilimenti balneari versano annualmente continuano infatti ad essere riscossi dallo Stato, che peraltro ha già da diversi anni trasferito alle Regioni tutte le funzioni e i compiti amministrativi in materia. In particolare la Regione Puglia ha a sua volta trasferito tali attribuzioni ai comuni costieri in forza della legge regionale n. 17/2006. La proposta del consigliere comunale Mariella Galantucci si propone dunque di eliminare la contraddizione per cui lo Stato continua a riscuotere i canoni demaniali sebbene si sia privato di tutti gli oneri amministrativi inerenti le relative concessioni: l’assegnazione ai Comuni di tali somme comporterebbe l’eliminazione di questa evidente contraddizione ed afferma il principio per cui le risorse che si ricavano dall’uso della costa siano utilizzate dagli Enti locali per la valorizzazione della costa stessa.