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Puglia in arrivo una legge per proteggere le grotte

La Puglia potrebbe avere presto uno strumento per la tutela di ciò che c’è nel sottosuolo. Ieri la quinta commissione (ambiente e urbanistica) ha infatti approvato un ddl che riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico. «Questa legge — ha spiegato l’assessore all’Ecologia, Michele Losappio—ha l’obiettivo di valorizzare la storia geologica e geomorfologica della Puglia, in quanto elemento fondamentale del paesaggio, e tutelare i numerosi siti di notevole interesse scientifico e naturale, oggi in particolare stato di compromissione e degrado. Col nuovo disegno di legge andremo ad incidere sulla legge regionale n. 32 del 1986. Dopo 22 anni la normativa aveva bisogno di essere rimodulata alla luce delle conoscenze acquisite estendendo la tutela e la conoscenza, oltre che al patrimonio ipogeo, anche a quello geologico e speleologico».
Uno degli aspetti principali del ddl riguarda l’istituzione di due catasti regionali: quello dei geositi (qualsiasi località, area o territorio in cui possa essere definibile un interesse geologico e quello del patrimonio speleologico, già parzialmente avviati da associazioni riconosciute a livello nazionale, e che permetteranno una conoscenza adeguata dei siti carsici e una loro corretta fruizione. Sarà poi istituita una sezione speciale in entrambi i catasti nella quale saranno individuati i siti di maggiore valore scientifico e rappresentativo su cui verrà apposto il vincolo di «monumento naturale», cioè di emergenze da tutelare in maniera specifica.
La nuova legge darà maggiore spazio agli Enti locali che contribuiranno alla segnalazione dei siti e presenteranno progetti di valorizzazione e fruizione.
Il voto di astensione delle opposizioni è stato spiegato dal consigliere della Puglia prima di tutto, Ignazio Zullo: «Condivido le finalità e l’impianto generale della legge, ma auspico che il testo approdi in aula migliorato nella parte che riguarda il controllo ordinario su questi siti che deve essere più severo e sollecito. Suggerisco, quindi, di confrontarsi con l’assessore Barbanente per rendere migliore il testo e rendere sempre meno «appetibili» le violazioni ambientali».