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Sul Gargano è difficile pure organizzare congressi

Notarangelo, La Gattarella: “Qui una pizza costa quanto un volo per Londra”.

 

Turismo congressuale di Capitanata: ok investimenti e risorse, insufficienti, al contrario, fondi ed infrastrutture territoriali. Terza tappa, de L’Attacco, all’interno delle direzioni amministrative centrali delle strutture ricettive locali: quanto questa nuova tipologia di mercato potrebbe favorire il settore turistico locale? Quali gli investimenti fatti, sino ad ora, dagli operatori settoriali dell’area? Quale la reale consistenza delle infrastrutture del territorio ? Quali, infine, in termini, strettamente, monetari, gli interventi stabiliti dagli enti istituzionali, dell’area, al fine di sviluppare questo (possibile) ramo strategico aziendale del settore? Dall’area
imprenditoriale di Manfredonia si passa alla zona territoriale a nord del Gargano: “A livello congressuale — dice a L’Attacco, Girolamo Notarangelo del Centro turistico La Gattarella di Vieste — la nostra struttura nasce nei primi del 2007”. Il primo appuntamento di rilievo per il centro viestano fa infatti riferimento “ad un importante convegno di imprese operanti nel franchising, con oltre 300 persone”. A tale conferenza segue un altro rilevante convegno politico-amministrativo “con la presenza di quasi 1200 intervenuti”. Milleduecento intervenuti alloggiati, in seguito, per la fortuna degli operatori locali, “in diverse strutture ricettive dell’area”. Per il responsabile amministrativo Notarangelo il settore del congressuale rappresenta, pertanto, “un ottimo viatico di possibile renumerazione settoriale”. La domanda dell’utenza territoriale sarebbe, infatti, “consistente”. Mentre gli investimenti effettuati, negli anni, dagli operatori dell’area, sarebbero ‘numerosi e spesso superiori le proprie reali prospettive”. Quello che, al contrario, continua a mancare nel settore, così debilitando l’andamento ciclico finanziario del mercato locale resta “l’evidente inadempienza assistenziale” fornita dalle infrastrutture del territorio. “In questi anni — dice Notarangelo – troppi sono stati gli enti che hanno cercato di sostenere l’incremento monetario del settore (Provincia, Regione, singole amministrazioni ndR). Più di questo — continua l’imprenditore — è forse mancata una singola direzione operativa, di sviluppo comune”. I politici del territorio detengono, infatti, “le dovute risorse per la valorizzazione del mercato” ma troppo spesso, le stesse, vengono “malauguratamente dissipate”. L’analisi effettuata dal responsabile del centro Gattarella nasce da determinati dati statistici: “le strutture ricettive del Gargano rappresentano quasi l’80 per cento degli attuali posti letto, messi a disposizione per l’utenza, dal territorio. Una risorsa importante – dice Notarangelo, però, da altrettanto adeguate infrastrutture”. E’ infatti la mancanza “di una serie di elementi strutturali in modo tale da formare un supporto, locale, a sostegno del settore congressuale” a sfavorire gli operatori del mercato locale. “Qualche anno fa si parlava tanto di destagionalizzare il turismo (metodologia di studio atta ad “identificare e rimuovere le fluttuazioni turistiche, di carattere stagionale, che impediscono di cogliere correttamente l’evoluzione di breve termine dei fenomeni considerati ndr). Al contrario – dice Notarangelo – credo che, più incrementare le presenze nei mesi pre e post primaverili, bisognerebbe concentrarsi sullo sviluppo, strettamente monetario, dei mesi chiave della stagione (da giugno a settembre ndr)”. Quando raccolto durante la fase estiva non sembrerebbe, pertanto, poter sostenere i rendiconti stagionali degli operatori turistici del Gargano:”
Lavoriamo a regime solo 45 giorni all’anno — dice Notarangelo — e poi ci lamentiamo se tante aziende, del settore, sono costrette a chiudere”. Il ramo congressuale potrebbe, pertanto, rappresentare una “medita metodologia di rilancio del settore” ma le possibilità, invero, di risanare i deficit, azionari, del turistico locale rimangono, al contrario, “abbastanza remote”. “Così per i congressi, così per l’affluenza dei turisti durante le stagioni — spiega Notarangelo — non è più un problema di concorrenza interna, tra la singola Vieste, Mattinata o Peschici, ma una lotta di mercato molto più vasta, tra la stessa regione Puglia ed il resto del mondo”. Nei dettagli delle criticità attuali: “Le infrastrutture. I trasporti. I collegamenti aerei. Mi chiedo—dice Notarangelo — ma se qui una pizza costa quanto un volo per Londra, chi potrà mai continuare a venire nei nostri amati lidi? “. Ultima problematica: i finanziamenti assistenziali: “Prendo come esempio la compagnia aerea Ryanair — dice Notarangelo — Ma davvero vogliamo relazionare le politiche, ma soprattutto le possibilità a favore degli stessi think thank operativi foggiani rispetto a quegli degli inglesi? Ma lo sa che la Ryanair beneficia di grandi somme di finanziamenti pubblici, fatti passare, occultamente, per sostegni pubblicitari ? Ultimamente noi operatori del settore abbiamo avuto un incontro con l’assessore provinciale al Turismo, Nicola Vascello. Nell’occasione si è sviluppata un’analisi, globale, dei voli charter locali. Un dato ? Foggia- Bruxelles a 400 euro. Cosa potremmo, pertanto, fare noi, operatori del turistico congressuale locale ? — si chiede Notarangelo – Che pacchetto dovremmo mai offrire all’utenza del territorio, per non essere estromessi dal mercato nazionale ? Ma sa quante aziende locali si sono straindebitate pur di continuare a lavorare ? Amiamo il nostro mestiere — conclude Notarangelo – vogliamo continuare a sostenere, ed al contempo valorizzare, i nuovi rami di sviluppo del settore, ma senza i dovuti contributi non so proprio come si potrebbe fare”.

Giuseppe De Filippo
L’Attacco