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Vieste/ Pasquale Demeo: “Penso di aver fatto un Sogno”

Qualche giorno fa  martedì  17 gennaio 2009 , mi sono svegliato con i risultati delle regionali in Sardegna, e all’improvviso ascoltando i vari telegiornali mi giunge una grande notizia, le dimissioni di Veltroni da segretario del PD. Il mio primo pensiero, finalmente potrà finire la fase di congelamento della sinistra italiana, iniziata con la leadership di Veltroni, sono mesi che continuo a vedere il  crollo del PD  a tutti i livelli,e sempre largamente prevedibile. Il PD è nato in provetta, senza una vera discussione tra le rappresentanze sociali che avrebbero dovuto far nascere il nuovo soggetto politico,ovvero: lavoratori, cittadini, forze sociali, associazionismo. La fusione tra gruppi dirigenti provenienti dal PCI , dalla DC e dalle loro successive emanazioni, al momento non ha prodotto niente di buono. Il vero problema rimane l’incapacità dei dirigenti di provenienza PCI di fare i conti fino in fondo con la loro storia. Dopo la caduta dei regimi comunisti avrebbero dovuto prendere atto del fallimento storico dell’esperienza comunista, e guardare ai socialisti per costruire insieme un grande partito socialista. Invece gli ex PCI usarono tangentopoli per uccidere il PSI e con esso il socialismo in Italia, pur proclamandosi – ambiguamente – socialisti in Europa. Con il lancio del PD, gli ex PCI hanno proseguito nella tipica ambiguità che li ha caratterizzati, volendo fare un’operazione furbesca, ovvero evitare di costruire un partito socialista e fondere insieme i gruppi dirigenti
(diventati nel frattempo DS e Margherita) nel prosieguo di un’idea distorta di nuovo “compromesso storico”. Per anni la perfida politica di alleanza sotterranea tra PCI e DC, ha impedito in Italia l’alternanza e ucciso il laicismo. Oggi finalmente, potrebbe crearsi l’opportunità di far rinascere un vero partito socialista, capire ormai che la sconfitta è nel dna del PD, e che per uscire dalla sconfitta bisogna uscire dal PD, dichiarare chiusa quella fase. Il PD non è un partito, ma può essere una alleanza di governo, a condizione che si rimetta in moto la politica, ritornando ai partiti come titolari di un progetto di società. Continuare con il veltronismo,  cambiando solo il leader e niente più, sarebbe la rovina. Voglio fare un appello a tutta quella parte socialdemocratica che esiste ancora nel PD di uscire finalmente allo scoperto, rompere con il passato e diventare il nucleo centrale di un nuovo forte partito di sinistra democratico riformista e socialista, che possa attrarre tutta la sinistra anche quella radicale. Spero che tutto questo avvenga in tempi rapidi, la politica oggi è molto veloce , deve essere fatto prima delle europee. Forse è un sogno, almeno è un bel sogno.
Prima della caduta di Veltroni non riuscivo a fare bei sogni. 
       

Pasquale Demeo