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Terremoti: è in corso il censimento degli edifici a rischio crollo in Puglia

In Puglia è la provincia di Foggia quella a più alto rischio sismico ed è attorno ad essa che si concentrano i principali interventi avviati in particolare dopo il terremoto che nel 2003 toccò il Molise e alcuni comuni pugliesi al confine. La Regione, secondo quanto riferisce l’assessore alle Opere Pubbliche, Onofrio Introna, ha finanziato un monitoraggio e un progetto di valutazione (7 mln di euro) del rischio sismico in tutti i 64 comuni del foggiano e un programma di messa in sicurezza di tutte le scuole della provincia che si trovano a ridosso del bacino sismico del 2003.  La Regione ha inoltre già finanziato e realizzato verifiche e valutazioni del rischio in singoli comuni dauni (1.800.000 euro), l’adeguamento alla normativa antisismica dell’ospedale di Foggia (1.800.000 euro). Altri 3.600.000 euro finanziano verifiche compiute nei loro territori dai Comuni foggiano. In tutta la Puglia, inoltre, la Regione ha avviato un censimento degli edifici sensibili (chiese, ospedali, scuole e stadi) e chiesto alle amministrazioni di compilare un elenco con una valutazione del rischio. Il censimento è ancora in corso e, secondo quanto riferisce Introna, sono stati individuati oltre 2000 edifici sensibili molti dei quali, però, in quanto edifici storici, presentano difficoltà per la messa in sicurezza.