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Bandiera Blu/ Solo Rodi per na nostra provincia. Fuori Peschici, Tremiti, Vieste e anche Mattinata

«È più democratico il sistema del televoto nei reality del piccolo schermo, come il Grande fratello e la Talpa, che l’assegnazione delle Bandiere Blu». La provocazione è lanciata da Giuseppe Calabrese, primo cittadino delle Isole Tremiti. Le calette dell’arcipelago delle Diomedee sono forse il simbolo del turismo balneare pugliese, ma non appaiono nella lista pubblicata della Fee (Federazione per l’educazione ambientale).

Calabrese, come mai le Isole Tremiti ancora una volta non hanno ricevuto la Bandiera blu?
«Perché il nostro Comune non si è iscritto al concorso. Ogni anno lo ripeto: questo è un riconoscimento che viene assegnato soltanto a chi partecipa. Noi non abbiamo bisogno della Bandiera Blu. Per partecipare, poi, bisogna pure pagare e non ritengo che ne valga la pena».
Quindi non lo considera il premio così importante come invece ritiene l’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio?
«Assolutamente no. Non credo che tramite un questionario e una giuria nazionale possa essere stilata una graduatoria sulle spiagge più belle».
Chi dovrebbe decidere l’assegnazione della Bandiera Blu?
«Facciamo decidere ai turisti con un sondaggio. Chi meglio di loro può giudicare la bellezza del litorale e il livello dei servizi turistici offerti. In televisione del resto sono gli spettatori a decidere».
Restando in tema di provocazioni, ha avuto qualche offerta per la vendita dell’Isola di Pianosa?
«Posso dire che qualcuno mi ha telefonato. Sono interessati due cordate italiane e un gruppo statunitense».
Non può dirci di chi si tratta?
«Non ancora, sono una persona seria. Fino a quando non riceverò proposte scritte non dirò nulla. Posso soltanto dirvi che non si tratta di Gheddafi».

Antonella Caruso

Corriere del Mezzogiorno