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Parco/Operativo il PIS il Gargano diventa una base tecnologica per lo sviluppo del territorio

Presentati nella sala consiliare della Comunità Montana del Gargano i risultati operativi dei fondi dei Progetti Integrati Settoriali, i cosiddetti PIS, che hanno avuto lo scopo di definire ed attuare una nuova politica dei beni culturali mirata alla realizzazione di interventi che valorizzino e potenzino le sinergie tra settori produttivi e le risorse territoriali (ambiente, cultura, risorse umane). A fare gli onori di casa il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Giandiego Gatta, e il direttore dell’Ente di Via Sant’Antonio Abate, Fiomena Tanzarella, entrambi concordi nel sottolineare il grosso impegno economico e logistico profuso dall’Ente Parco per i PlS, progetti finanziati nell’ambito dei P.O.R.2000- 2006. “Abbiamo finalmente concluso l’iter operativo del PIS n°15—ha detto la dottoressa Tanzarella—un progetto che si è estrinsecato tecnicamente nell’adozione della Misura 6.2 e della misura 4.15 ovvero rispettivamente nell’elaborazione di un progetto di ristrutturazione dei centri visita finalizzati all’accoglienza del turista (misura 6.2) e nella predisposizione di un secondo progetto sostenuto per promuovere nei
circuiti televisivi e giornalistici nazionali le risorse culturali del Parco del Gargano (misura 4.15)”. Hanno poi effettuato le loro relazioni l’ingengner Francesco Napolitano direttore della società Innovazione Tecnologica Engineering s.p.a., Rosario Algozzino responsabile di Produzione Unicity s.p.a. e Aldo Di Russo regista sempre della società Unicity s.p.a. Grosso è stato l’impegno personale di questi tre soggetti per lo sfruttamento dei fondi del PIS 15, che è stato significativamente denominato “Territorio, Cultura e Ambiente del Gargano” e che avrà come momenti culminanti: la realizzazione d’interventi per l’attrezzabilità di 500Km di itinerari percorribili a cavallo, in bicicletta e a piedi; l’utilizzazione di guide turistiche su palmari; azioni di promozione dell’accesso e organizzazione dell’accoglienza con la creazione, nei centri abitati, di Hub, centri visita, chioschi multimediali che possano offrire l’occasione di visitare anche in maniera virtuale i monumenti e le aree storicamente e paesaggisticamente rilevanti del Gargano. “Finalmente – ha detto la Tanzarella— metteremo a sistema i centri informativi del Gargano per un PIS che è stato considerato il migliore di tutta la regione, almeno secondo gli organi della Puglia deputati al controllo dei fondi stanziati per le finalità che abbiamo spiegato”. Tutto questo per un valore complessivo di circa 14 milioni di Euro, un impegno finanziario che testimonia la volontà di promuovere il Gargano anche a livello nazionale e, perché no, internazionale, nell’auspicio di diventare la prima area protetta per numero di visitatori d’Italia. “Sotto questi auspici—ha affermato l’avvocato Gatta—proveremo a valorizzare ancora di più il promontorio garganico, cercando di coniugare la salvaguardia ambientale con le esigenze di sviluppo socio-economico del territorio”. Momenti toccanti del convegno sono stati quelli in cui il regista Aldo Di Russo ha mostrato le immagini di un film-documentaio sul Gargano, ripercorrendo le tappe del viaggio che lo scrittore Riccardo Bacchelli fece in Puglia nel 1929 e poi nel 1936.Il Gargano antico e il Gargano moderno appaiono in tutto il loro contrasto, con la consapevolezza che solo la letteratura (di cui Bacchelli era un valido esponente) può costituire un momento di sintesi in cui il già letto e il già scritto fungono da premessa per ciò che dovrà ancora essere studiato.

MatteoRinadi
L’Attacco