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Sentenza in ritardo: il Csm strapazza i giudici

Il Consiglio Superiore della Magistratura chiude con l’archiviazione ma con il contestuale invio degli atti ai titolari dell’azione disciplinare, e cioè al ministro della Giustizia Angelino Alfano e al Pg della Cassazione Vitaliano Esposito,  il caso delle scarcerazioni di 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga, dovute al ritardo di 9 mesi del deposito delle motivazioni della sentenza di condanna nei confronti di 150 imputati da parte dell’allora gup di Bari Rosa Anna De Palo. Palazzo dei marescialli punta l’indice sul «deficit organizzativo dell’ufficio» in cui lavorava la magistrata, visto che «nessuno ha monitorato la situazione di ritardo nel deposito». il Csm evidenzia la «necessità che in tutti gli uffici giudiziari siano approntati sistemi di controllo» in modo tale da «ottimizzare il lavoro giudiziario».