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Bari/ Magistrati a tutto campo: controlli ai partiti di centrosinistra e al Policlinico

Il primo «filone» riguarda presunti finanziamenti illeciti dei partiti. Il secondo «mazzette» ricevute per le protesi.

 

Due filoni di indagine: Il primo è legato ai finanziamenti illeciti, che sarebbero stati ricevuti dai partiti del centrosinistra dal 2005 ad oggi. Il secondo, a presunte mazzette intascate per favorire le imprese legate ai fratelli Tarantini, che operano da tempio nel settore sanitario pugliese.
BLITZ NELLE SEDI DEI PARTITI – Un presunto intreccio tra mafia, politica e affari nella gestione degli appalti pubblici nel settore sanitario. Il pm Desirè Digeronimo ha avviato un’inchiesta portata avanti dai carabinieri di Bari Sono stati sequestrati i.bilanci dei partiti politici del centrosinistra della Regione Puglia: le acquisizioni vengono fatte nelle sedi regionali di Pd, Socialisti, Prc, Sinistra e Libertà, e Lista Emiliano. Il pm, che ha firmato decreti di esibizione di documentazione, indaga sull’ipotesi di illecito finanziamento pubblico ai partiti in riferimento al periodo compreso dal 2005 ad oggi, comprese le ultime elezioni al Comune di Bari. Sono circa quindici, dalle prime indiscrezioni, le persone indagate: tra queste l’ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore. Le ipotesi di reato sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, al falso, alla truffa; per alcuni reati si ipotizza l’aggravante di aver favorito un’associazione mafiosa
BLITZ AL POLICLINICO – Perquisizioni anche al Policlinico Barese. I militari della Guardia di finanza, su ordine del pm Giuseppe Scelsi, hanno controllato i reparti di neurochirurgia diretti dal professor Ciappetta su un presunto giro di mazzette legato alla fornitura di protesi a strutture pubbliche da parte di società riconducibili all’imprenditore barese Giampaolo Tarantini. Quest’ ultimo è indagato, sempre dal pm Scelsi ma in un’altra indagine, per favoreggiamento della prostituzione per aver inviato, pagandole, giovani donne, tra cui l’escort barese Patrizia D’Addario, nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi. In un altro filone di indagine, Scelsi ha chiesto l’archiviazione per gli imprenditori Tarantini, Enrico Intini, e Cosimo Catalano, e per l’ex dg della Asl Bari, Lea Cosentino. Il magistrato ha ritenuto che non vi siano elementi per sostenere l’accusa a dibattimento nei confronti dei quattro in relazione ad un presunto episodio di turbativa d’asta su un appalto da 55 milioni di euro per servizi di pulizia nella Asl Bari.