Eppure perché il «Gino Lisa» possa accogliere Ryanair basterebbe allungare la pista di 500 metri.
Da quando è iniziata la Fiera del Levante il governatore Nichi Vendola ne ha fatto un leit motiv : «Il turismo pugliese ha tenuto e gli aeroporti di Bari e Brindisi sono cresciuti». Ma quando gli si chiede quali siano le strategie per l’aeroporto più vicino al Gargano – quello di Foggia – che resta comunque il polo di maggiore attrazione turistica di Puglia (lo dice la stessa Regione: nel 2008 1,02 milioni di turisti sui 2,92 complessivi, con 0,72 per il Salento), Vendola è colto in contropiede: «La strategia è puntare sull’aeroporto di Bari, e fare in modo che sia sempre più facile raggiungere il capoluogo da Foggia».
La strategia – lo dicono i numeri – è miope: i turisti interessati alla Capitanata non sono attratti da Foggia ma dal Gargano – lo certifica la Borsa del Turismo appena conclusa a Vieste con forti interessi da parte dei Paesi del Nord Europa – e da San Pio. Secondo questa visione miope non si dovrebbe investire neanche sull’aeroporto di Brindisi che dista da Bari solo 114 chilometri, meno dei 135 di Foggia. L’appeal di Brindisi nessuno lo ha mai messo in dubbio – è il Salento e ovviamente i 223 chilometri che separano Santa Maria di Leuca da Bari sono troppi per qualsiasi turista. E allora è curioso come la Regione non giudichi un ostacolo anche i 210 chilometri che separano Bari da Peschici. Tanto più che se dopo Santa Maria di Leuca c’è il mare, al di là della Capitanata c’è un ampio bacino d’utenza che va dal Sannio al Molise, dalla Basilicata all’Irpinia. Del resto, che l’aeroporto di Foggia funzioni, lo dimostra la percentuale di riempimento dei vettori negli ultimi 11 mesi, da quando nell’ottobre scorso sono stati riattivati i voli: Malpensa 61,6%, Palermo 63,2%, Torino 69,5%, Roma (con orari improponibili) 23%. Se solo si allungasse l’attuale pista da 1.500 a 2.000 metri (occorrerebbero degli espropri, per un investimento di 80 milioni) o se ne costruisse un’altra ortogonale rispetto all’attuale (senza espropri), anche a Foggia – con benefici per tutto il turismo regionale – potrebbero atterrare gli aerei da 250 posti che per i prossimi 5 anni – grazie ai 25 milioni messi sul piatto dalla Regione voleranno su Bari e Brindisi, a oltre 200 chilometri dal più importante polo turistico pugliese. Per capirlo, forse, servirebbe in Regione qualche assessore in più della Capitanata.