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Strano ma vero: a Foggia SS16 più sicura grazie alle prostitute

 Un tempo era la strada della morte. La famigerata «statale 16» da San Severo a Ceringola, una costola della penisola ridotta a due sole corsie. Poi sono cominciati i lavori di ampliamento, ma solo nel tratto Foggia- Cerignola, peraltro interminabili.  Ma l’appellativo è rimasto anche perchè, pur con tutti i segnali messi dall’Anas e i semafori piazzati dai sindaci di Ortanova e Carapelle, gli incidenti ci sono sempre stati. L’alta velocità la causa principale. Da qualche tempo però – incrociamo le dita – sulla statale 16 non si muore più. O almeno lo stillicidio di una volta sembra un triste ricordo. Per capire i motivi di questa importante inversione di rotta, basta incolonnarsi dietro a un tir. Ma può servire anche una semplice auto. Adesso un po’ tutti indistintamente indugiano sull’acceleratore.

Là dove non sono bastati i segnali e i semafori, hanno potuto le lucciole. Sono appostate in media ogni cento metri, da un lato e dall’altro della carreggiata. E di sera la loro presenza si rende oltremodo visibile con quei falò ai bordi della strada. La metamorfosi della «16» si nota maggiormente sulla Foggia-San Severo, dal momento che quella strada è rimasta uguale all’origine.

Si viaggia a cinquanta all’ora, in perfetta osservanza dei segnali. Verrebbe da aggiungere che l’autovelox su quel tratto di poco più di trenta chilometri sarebbe inutile. Auto e tir viaggiano perfettamente incolonnati. Certo, quelli che sorpassano ci sono sempre. Ma sono come un sussulto nel corpo di un serpentone che si muove placido. I veri pericoli per la sicurezza semmai nascono dalle soste ai bordi della carreggiata. Le «lucciole» però hanno pensato anche a questo: quasi nessuna attende più sul ciglio della strada.