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Un sms e la Questura va in soccorso degli audiolesi

In 12 province italiane è una realtà già consolidata da diverso tempo. Uno strumento utile a colmare un vuoto comunicativo tra le forze dell’ordine e i cittadini affetti da deficit uditivo o del linguaggio parlato.  Grazie ad un telefono cellulare o ad un telefono di rete fissa abilitato all’invio e alla ricezione degli sms, da oggi sarà possibile inviare una richiesta si aiuto, o anche una segnalazione, alla sala operativa della polizia. Il progetto, denominato "S.M.S. – Sicuri e Mai Soli", nasce a seguito di una richiesta specifica inviata al Questore di Foggia, Bruno D’Agostino, da parte dell’Associazione Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi. Dalla ricezione della richiesta, all’operatività del progetto è trascorso circa un mese. 30 giorni, durante i quali la Questura ha contattato le altre associazioni sparse sul territorio provinciale, ha provveduto a censire i circa 400 iscritti, in modo da evitare che il sistema venga utilizzato da persone diverse da quelle cui è rivolto ed ha realizzato tecnicamente il servizio. In pratica, in caso di emergenza, basterà inviare un sms al 334-6908528. Il messaggio, recapitato tramite un client di posta elettronica, arriverà all’operatore che, valutatone il contenuto, deciderà se inviare una pattuglia o un’unità di soccorso. Un servizio attivo, ma che potrà essere migliorato, nel tempo. Nei progetti della Questura c’è quello di attivare la localizzazione del telefono da cui si invia la richiesta di soccorso, in modo da poter tempestivamente raggiungere l’utente in caso di emergenza. Un suggerimento utile potrebbe essere quello di memorizzare sul proprio cellulare il numero di soccorso con la voce ”113” allo scopo di semplificarne la ricerca in caso di bisogno. Una volta inviato l’sms, l’utente riceverà come riscontro dell’avvenuto recapito un messaggio predefinito ”Abbiamo ricevuto la vs richiesta. Provvediamo immediatamente”.