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Sannicandro/ Via alla mappatura completa dei luoghi di culto del Gargano

Una mappatura completa dei luoghi di culto del promontorio garganico, attraverso il percorso unificante dei simboli sacri che li accomunano è la mission dei giovani archeologi e speleologi sannicandresi del team Argod, autori di una serie di ritrovamenti di incisioni e simboli sacri in vari luoghi del Gargano. Vere e proprie scoperte, come quelle relative alle nuove triplici cinte sacre individuate presso l‘abbazia di Kàlena a Peschici, l’eremo di San Giuseppe di San Nicandro e la chiesa di S. Maria Maggiore di Monte Sant’Angelo, ma anche la catalogazione e lo studio di quelle già note, come le incisioni ricorrenti di motivi concentrici, cosiddetti “fiori di loto” presenti in molti luoghi di culto del Gargano o quelle delle imbarcazioni raffigurate presso la chiesa di Monte Sant’Angelo e il santuario di Devia di San Nicandro (per le quali si ipotizza una sorta di richiesta di protezione per i pellegrini prossimi ad intraprendere il viaggio per la Terra Santa) od anche di alcuni affreschi, come quello di S. Ippolito a cavallo raffigurato in entrambi i luoghi sacri o di quelli di San Giorgio, sul quale è in fase di ultimazione uno studio apposito. Simboli e figure che si collocano fra i più ricorrenti, quali testimonianze di un Gargano Sacro che cela ancora molti segreti da svelare. “Il promontorio garganico — spiega infatti Giovanni Barrella, presidente del team Argod – per noi è diventato un enorme puzzle tutto da comporre e decifrare. I pezzi di questo grande mosaico, però, non sono facili da trovare perché nascosti e sparsi un po’ ovunque su tutto il territorio, ma pian piano, stiamo riuscendo a ricomporre quel magnifico percorso sacro la cui disposizione dei simboli non è affatto casuale, ma risponde a un preciso disegno primordiale che abbiamo tentato di ricostruire”.