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Dalla Regione agli Ato 15 mln di € per i centri di raccolta differenziata

Saranno stoccati pneumatici, frigoriferi e materiale inerte. La Puglia ha scoperto la differenziata. E tu? Non è soltanto uno spot della Regione Puglia ma anche un invito a differenziare vetro, carta, alluminio (non soltanto rifiuti): “Siamo fermi ancora al 20%, dobbiamo raggiungere il 55% – ha detto il presidente della giunta pugliese Vendola”.

Per la serie: frigoriferi e lavatrici rotte, pneumatici consumati? Anziché abbandonarli (e diciamolo pure l’eccezione è purtroppo diventata una norma) per strada, i cittadini possono portarli nei centri di raccolta per la differenziata. “Siamo di fronte ad un obiettivo che si raggiunge attraverso molti percorsi.

Abbiamo bisogno di mettere in campo la responsabilizzazione dei territori, per questo abbiamo voluto con forza che gli Ato si dotassero di una personalità giuridica, che si passasse da una gestione commissariale ad una ordinaria e che si completasse, sostanzialmente, il ciclo impiantistico”.

Commenta così Vendola il provvedimento che finanzia per un importo di 15 milioni di euro per gli Ambiti Territoriali Ottimali: “Tutti questi interventi – ha proseguito Vendola – non sono sufficienti se non mettiamo in campo una gigantesca sfida culturale: educare all’idea che i rifiuti possono essere una risorsa straordinaria per la nostra economia”.

Un provvedimento di rilevante portata che consentirà ai Comuni che ne faranno richiesta attraverso gli Ambiti Territoriali Ottimali, di realizzare infrastrutture funzionali all’implementazione delle raccolte differenziate sul territorio regionale. Ogni Ato ha 30 giorni di tempo per presentare idonei progetti per i quali è prevista una dotazione massima di 1 Milione di Euro.

I centri comunali di raccolta sono aree attrezzate con contenitori idonei e custodite che consentono ai cittadini il conferimento dei rifiuti urbani differenziati secondo tempi e modalità definiti dalle amministrazioni comunali.

Una volta realizzati i centri potranno garantire anche una puntuale contabilità delle tipologie e delle quantità conferite da parte dei cittadini ai quali potrà essere riconosciuto un premio in termini di riduzione tariffaria, secondo il principio “più differenzi meno paghi”.