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Rignano Garganico/ Sul fattaccio del tentato stupro interviene il comune

Tutta colpa di Nicola Saracino e dei giornalisti!!! peccato che ancora una volta la pubblica amministrazione abbia perso di mira quali sono i problemi della collettivita’ e abbia deciso di ignorarli parlando di attacchi politici mirati. tuttavia e’ grazie a questi litigi tra maggioranza e opposizione che da oggi in poi tutti staranno piu’ attenti a quello che succede.

Dopo il presunto “fattaccio” e l’arresto immediato dell’autore , ossia il tentativo di violenza messo a segno l’altra alla notte nei confronti della guardia medico, si accende il dibattito politico, a Rignano Garganico. Ad intervenire questa volta è l’intera giunta guidata dal sindaco, Antonio Gisolfi. Lo fa dopo la presa di posizione assunta dal capo-gruppo della lista di opposizione “Amore per Rignano”, Nicola Saracino. Già sindaco della città, che aveva fatto il suo “exploit”, come si suol dire, al solo scopo di pungolare le istituzioni, di cui egli stesso fa parte ad essere più attenti e a fare di più e meglio per le nuove generazioni, in termini di salvaguardia dei talenti e di recupero per chi ha smarrito la “dritta via”.

Di seguito si riporta il testo integrale del comunicato – stampa, pervenutoci dall’Amministrazione locale. E questo , per evitare equivoci, come già fatto da altre parti, che quando capita il fattaccio, anzicchè prendersela con i responsabili diretti ed indiretti del caso, se la prendono con i giornalisti che, come dovere di cronaca, hanno l’obbligo di informare l’opinione pubblica e di raccontare senza “omissis” sia le cose belle che brutte che accadono in questa o quell’altra realtà. Ecco lo scritto: “Non si dà proprio pace il consigliere SARACINO, politico molto avvezzo alle crociate a parole e sempre pronto ad alzare polveroni su tutto e tutti. A suo dire, in soli due anni di amministrazione GISOLFI Rignano da paese tranquillo è piombato in una spirale di atti delinquenziali tutti addebitabili alla mancanza di azione educativa svolta dalla famiglia, dal mondo politico, dalla parrocchia e dalla scuola. Ha delineato una situazione catastrofica nella quale regna il caos più assoluto, giustificato dalla incapacità delle istituzioni (parrocchia, scuola, forze dell’ordine) a porvi rimedio. Sul tentativo di stupro, il Sindaco, la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno fermamente condannato l’accaduto, ritenendolo atto vergognoso e lesivo della dignità della persona e della donna in particolare. Hanno espresso piena solidarietà alla dottoressa e Le hanno fatto visita per portare la voce di una comunità che è rimasta sconcertata per quanto accaduto. E’ stato immediatamente allertato un tavolo tecnico con i dirigenti dell’ASL per valutare ogni possibile via per scongiurare simili situazioni. Si è dato mandato, attraverso proteste verbali e scritte, agli organi di Polizia, Vigili Urbani e Vigilanza notturna per intensificare l’azione su tutto il territorio. Passare da un fatto vile, deprecabile, gravissimo come quello accaduto qualche giorno addietro e dire che c’è un forte problema di sicurezza ci sembra che SARACINO abbia un po’ esagerato e, oltretutto, offeso la dignità delle famiglie e delle famiglie tutte. Per comprendere meglio la nostra realtà sarebbe opportuno che il SARACINO desse uno sguardo e una lettura più attenta su ciò che accade nei comuni del comprensorio garganico e provinciale. Non per questo noi sottovalutiamo il problema, anzi sarà nostra cura sensibilizzare chi di dovere per riportare serenità e tranquillità in tutti i settori della vita pubblica e privata, consci che i risultati si potranno ottenere solo ed unicamente con il contributo di tutti. SARACINO è andato oltre (ciò gli capita quando si trova ad indossare i panni dell’opposizione), entrando nel merito di questioni meramente politiche, dicendo un sacco di banalità e omettendo, volutamente, l’immane lavoro che questa Amministrazione sta facendo per uscire fuori dalle sabbie mobili in cui proprio SARACINO l’aveva portata. Noi non abbiamo bisogno di pubblicità, basta leggere gli atti per rendersi conto del sacrificio che si sta compiendo per rientrare nella normalità. Ai disastri ereditati, si sono aggiunti i tagli governativi, compromettendo ogni ipotesi di sviluppo. Nonostante ciò, nonostante il partito dei gufi, la nostra azione politica ha seguito tre direttive: 1) Risanamento della situazione finanziaria dell’Ente (sentenze zona P.I.P., debiti spese legali). 2) Politiche sociali con una particolare attenzione al mondo giovanile, alla Terza età, alle famiglie bisognose e al mondo della scuola.3) Sviluppo, con un occhio particolare al settore delle energie alternative, al comparto agricolo, alle infrastrutture e alle strutture socio-sanitarie.In relazione ai sopra citati punti non siamo all’anno zero come SARACINO vuol far credere. Molti progetti sono stati realizzati e molti altri sono in itinere, con fiduciosa speranza che possano andare tutti a buon fine. Con umiltà riconosciamo che non sempre gli obiettivi prefissati vengono raggiunti e con la stessa umiltà chiediamo sostegno a tutti coloro che, insieme a noi, vogliono il bene di questa comunità. Non si costruisce demolendo, denigrando; i problemi singoli devono diventare collettivi, di tutta una comunità, nella consapevolezza che a tutti spetta dare il proprio contributo per affrontarli nel modo migliore. Non stiliamo elenchi delle cose che non vanno o dei problemi che affliggono la nostra comunità, ma siamo ben consci della loro presenza e di quanta forza, volontà e passione abbiamo bisogno per affrontarli nel migliore dei modi”. Ed ora, dopo questo intervento, tutti sperano che le istituzioni siano unite e pronte a sedersi attorno ad un tavolo per elaborare una proposta comune atta a prevenire e a contrastare qualsiasi sussulto criminoso, minimo o minoritario che sia, purché si punta a rendere Rignano un paese tranquillo ed ospitale, dove tutti si conoscono e si vogliono bene così come lo è stato in tantissimi decenni.