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Isole Tremiti: società irlandese vuole cercare il petrolio

Ma arriva lo stop del sindaco Calabrese: “Ci opporremo con tutte le nostre forze”.

 

Sotto le spiagge in cui a dicembre si sono arenati i sette cetacei, potrebbe essere nascosto il petrolio. Una nuova richiesta di autorizzazione per la ricerca di petrolio in Adriatico, stavolta al largo delle Tremiti, presentata parecchio tempo fa al ministero dell’Ambiente, è oggi in fase avanzata di istruttoria. Una richiesta su cui la Regione ha già espresso un parere negativo che però non è vincolante: a breve il ministero concluderà la procedura per la Valutazione di impatto ambientale, ed entro pochi mesi («Prima della fine dell’anno», secondo una qualificata fonte di settore) deciderà se accordare o meno il permesso all’operatore irlandese Petroceltic. Ma se sarà sì c’è già pronto il ricorso della Regione. L’area oggetto della richiesta è piuttosto grande (528,8 km quadrati) e si trova al largo del tratto di costa compreso tra il Lago di Lesina e quello di Varano, ad ovest delle Tremiti, ad una distanza di circa 7,8 km dalla terraferma e di circa 4 dalle Tremiti: in quella zona la profondità del mare è compresa tra i 40 ed i 150 metri. La proposta della società Petroceltic prevede, prima di scavare il pozzo esplorativo, lo studio delle linee sismiche esistenti e lo svolgimento di una nuova campagna sismica: sostanzialmente, si tratta di indurre artificialmente delle onde elastiche nel sottosuolo marino per studiare la «risposta» del terreno. Dalle cosiddette linee sismiche, infatti, è possibile farsi un’idea della composizione mineraria del sottosuolo. E se gli studi geologici dovessero fornire risultati promettenti, si passerebbe a perforare il fondo del mare fino ad una profondità di 4.000 metri. Il sindaco dell’arcipelago intanto fa sapere: “il mio e quello dei tremitesi sarà un no fermo e deciso. Siamo pronti ad ogni battaglia per impedire uno scempio che non sta né in cielo né in terra”.