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Il 19 aprile Padre Pio avrà un sepolcro ricco d’oro: polemiche

Sarà traslata il prossimo 19 aprile, alle 16.30, nella nuova chiesa benedetta a San Giovanni Rotondo da papa Benedetto XVI il 21 giugno scorso, la salma di San Pio da Pietrelcina che riposa dal settembre 1968 nel santuario di Santa Maria delle Grazie. Lo hanno annunciato i Frati cappuccini e l’arcivescovo di San Giovanni Rotondo, mons.Michele Castoro. La decisione è stata autorizzata con rescritto dalla Congregazione per le cause dei santi. La traslazione nella nuova basilica – spiega in una nota mons.Castoro – sarà fatta «in concomitanza con l’apertura del CXXVI Capitolo provinciale degli stessi Frati Cappuccini», nel «rispetto del tradizionale culto delle reliquie che ha caratterizzato la devozione dei fedeli fin dai primi secoli della storia della Chiesa e delle norme canoniche».

«La nuova collocazione del corpo di san Pio da Pietrelcina – spiega il prelato – oltre a richiamare l’idea della gloria a cui sono destinati tutti coloro che diventano, nella vita terrena, ‘immagine di Cristo’, permetterà a tanti pellegrini di sostare in preghiera in un luogo più ampio, più accogliente e ricco di occasioni di riflessione per una rigenerazione spirituale, costituite dai mosaici di padre Marko Ivan Rupnik, che impreziosiscono la rampa di accesso e la chiesa inferiore».

L’urna con le reliquie sarà collocata all’interno del pilastro centrale, sul quale poggiano gli archi portanti della chiesa. «Ciò – annuncia mons.Cantoro – avverrà all’inizio della celebrazione eucaristica, durante la quale avrà luogo anche la consacrazione dell’altare della chiesa inferiore».

APPELLO AL PAPA CONTRO LA TRASLAZIONE
Contro la traslazione, comunque, c’è anche chi oppone una netta ostilità. Il presidente dell’associazione "Pro padre Pio – l’uomo della sofferenza", l’avvocato Francesco Traversi, si è rivolto a papa Benedetto XVI e mons. Castoro, chiedendo di impedirla e, allo stesso tempo, di rimuovere i frati cappuccini. A suo dire, la traslazione costituirebbe «un’azione di forza gravemente lesiva da parte di alcuni frati in dispregio alla legge e alla volontà dei fedeli, che si sono opposti alla riesumazione e alla traslazione».

Per il 22 aprile prossimo è fissata l’udienza dinanzi al tribunale di Foggia della causa intentata dall’associazione e da un nipote del santo, Pio Masone.

54 MOSAICI D’ORO, ECCO LA NUOVA CRIPTA
Un’opera ”di una bellezza straordinaria”, ma anche “una lezione di teologia magistrale”: così papa Benedetto XVI il 21 giugno 2009, durante la sua visita a San Giovanni Rotondo, definì i mosaici che introducono alla nuova cripta, nella chiesa inferiore di San Pio da Pietrelcina, nella quale verrà trasferito il corpo del "frate con le stimmate".

I mosaici sono in tutto 54, ricoprono una superficie complessiva – tra rampa e chiesa inferiore – di circa 2.000 metri quadrati e sono l’opera più grande realizzata da padre Marko Rupnik e dall’Atelier composto da artisti di otto Paesi diversi appartenenti alle chiese cattolico romana, greco cattolica e ortodossa. Quel 21 giugno papa Benedetto XVI benedisse la nuova cripta e inaugurò quei mosaici che mostrano in parallelo le vite di San Pio e di San Francesco d’Assisi.

E’ stato necessario più di un anno di lavoro per realizzare i mosaici, composti con l’oro donato dai fedeli di San Pio e con milioni di tessere provenienti da diverse parti del mondo (Italia, Francia, Grecia, Macedonia, Turchia, Egitto, Brasile, Messico, Sudafrica, Iran, Afghanistan, Pakistan, Cina e India).