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Crisi pesca, le associazioni chiedono il Piano di Gestione

Si è da poco conclusa presso la prefettura di Bari la riunione tra tutti i sindaci delle marinerie pugliesi. Per il comune di Manfredonia ha partecipato l’assessore alle attività produttive, Tonino Angelillis. Tutti hanno ribadito di non abbassare la guardia e di sostenere il comparto messo in ginocchio da alcune norme comunitarie tra cui il ‘Regolamento Mediterraneo’ che causa effetti negativi soprattutto alla piccola pesca.  I sindaci pugliesi,però, non credono ad una modifica delle regole da parte dell’UE, e hanno chiesto l’attuazione di un vero e proprio Piano di Gestione della pesca in grado di aiutare i pescatori pugliesi. Insieme alle associazioni di categoria, i primi cittadini delle marinerie pugliesi, chiederanno di approvare in tempi brevi una nuova legge regionale per la pesca dotandola delle necessarie risorse finanziarie. Aprire un ‘tavolo azzurro’ permanente come strumento di concertazione e programmazione del settore. E soprattutto chiederanno l’attivazione di periodi di fermo temporaneo a valenza eco-biologica sostenuto con il ricorso alla Cassa Integrazione in deroga e da fondi regionali per il settore della piccola pesca che al momento non può accedere alla CIG e che sta subendo le ripercussioni più gravi. Le associazioni di categoria ambiscono anche al riconoscimento di un Distretto Unico della Pesca che possa fungere da contrasto a tutte le forme non regolari di pesca e commercializzazione, con controlli rigidi sulle caratteristiche igienico sanitarie dei prodotti importati. Inanto domani i pescatori di Manfredonia si riuniranno per decidere se sospendere o meno lo sciopero.

Saverio Serlenga