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Turismo, il Salento piace anche ai belgi. L’Apt: a luglio più 5%

La «voce» turismo, nel bilancio del Salento, sembra non conoscere crisi. Proprio mentre l’economia arranca in ogni settore in una difficile risalita, le vacanze nel tacco d’Italia continuano ad essere un «must» per italiani e stranieri che continuano a contribuire alla crescita del Pil locale. Anche quest’estate una conferma arriva dai riscontri del progetto «Monitor» dell’Azienda di promozione turistica, una proiezione che, sulla base di dati raccolti nelle strutture ricettive, indica per il mese di luglio un incremento degli arrivi attorno al 4 – 5 per cento in più dell’anno scorso.

«Rispetto al 2009 – nel quale c’era già stata una crescita complessiva degli arrivi di più del 12 per cento rispetto all’anno precedente – i primi cinque mesi del 2010 confermano un ulteriore incremento», fa sapere Stefania Mandurino, commissario provinciale Apt. «E’ un dato sicuramente positivo – prosegue – anche considerato che è in aumento la percentuale degli stranieri. C’è stato pure un ritorno degli americani e degli inglesi, dovuto probabilmente ad un cambio più favorevole. Indubbiamente, però, vi è ancora la necessità di attuare delle politiche che rafforzino la presenza dei forestieri che consideriamo ancora troppo bassa rispetto alle potenzialità del territorio. Tuttavia – aggiunge Mandurino – è da rilevare che nel 2009, mentre la presenza degli stranieri è complessivamente diminuita a livello nazionale, così non è stato per il Salento, verso il quale continua ad esserci un forte interesse».

Grazie ai dati forniti da un campione di strutture ricettive di diversa tipologia, diffuse sul territorio, è possibile fare una prima stima incoraggiante. «Questo piccolo test – rileva Stefania Mandurino – evidenzia per la prima parte dell’estate una crescita del 4-5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo vale anche per luglio, un mese che solitamente è meno dinamico dal punto di vista turistico, almeno nei primi quindici giorni».

Ma quali sono le località preferite? «Per il mese di luglio sembra essere l’area di Otranto, compresi i centri d’interesse nell’entroterra che oggi dispongono di strutture quali i B&b, le masserie o gli agriturismi che piacciono molto», fa sapere il commissario dell’Apt. «Ma è in crescita fra le preferenze anche la zona che va da Santa Cesarea a Leuca, come pure quella di Ugento e Gallipoli. In queste zone, così come nell’entroterra, la media del soggiorno è di sette giorni. Nel comune capoluogo, che continua ad esercitare interesse anche in estate, soprattutto fra i giovani, il tempo soggiorno medio si attesta attorno ai tre giorni». Altro dato interessante è quello della provenienza dei turisti. Anche in questo caso ci sono vecchie conferme e new entry. «Il primo mercato resta quello della Puglia – spiega la Mandurino – seguono a pari merito Campania e Lazio, poi la Lombardia. Ma c’è anche un certo interesse da parte di regioni quali il Veneto e il Piemonte. Quanto agli stranieri – prosegue – le maggiori presenze sono sempre quelle dei tedeschi e dei francesi, ma arrivano anche molti inglesi». La novità, però, è costituita dai belgi. Per la prima volta se ne riscontra una significativa presenza, anche per via del collegamento aereo diretto istituito fra Brindisi e Anversa, segno dell’incidenza che i «vettori» aerei hanno sulla movimentazione dei flussi verso le mete turistiche.

Un discorso a parte meritano le tipologie ricettive. «C’è un’offerta differenziata di strutture, dagli alberghi ai villaggi, dai bed & breakfast alle masserie, fino agli agriturismi. E a questo corrisponde anche una domanda molto varia. Bisogna inoltre tener presente – aggiunge Mandurino – che specie per i villaggi-vacanze, che sono il massimo riferimento per il turismo estero, la stagione si è allungata comprendendo un periodo che va ormai da maggio ad ottobre. Da sottolineare, infine, il dato dei prezzi. Veniamo percepiti come una destinazione economica e competitiva. In più è un territorio ricco di iniziative legate alla tradizione, di eventi artistici e culturali per tutta l’estate, molti dei quali accessibili con spese minime o addirittura gratuitamente, un fattore anche questo determinante nella scelta del Salento come meta delle vacanze».