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S. Foca/ Troppo vicino a mare 200 euro di multa a bagnante nel Salento

Se ne stava beato a prendere il sole in riva all’Adriatico, a San Foca. Occhialini da sole, mani dietro la testa e lettino a 5 metri dalla battigia. Pensava di essere in regola, di rispettare la fascia di transito a ridosso del mare. Ma non ha tenuto conto della marea pomeridiana, dei cavilli burocratici e soprattutto della pignoleria di un ufficiale fuori servizio. Per 50 centimetri di troppo, l’architetto leccese Vito Chirenti dovrà pagare 200 euro di multa. Sabato pomeriggio il gestore del lido «Eurogarden» è stato avvisato da un maresciallo dei Carabinieri, che occupava un posto nella prima fila di ombrelloni celesti e gialli: un bagnante era troppo vicino alla battigia. Il lettino rientrava nella fascia che gli stabilimenti balneari devono riservare al libero transito dei bagnanti. Dentro quei 5 metri, secondo un’ordinanza regionale, non è possibile installare ombrelloni, né sostare con sdraio, asciugamani e lettini. L’architetto, a conoscenza della legge, come ogni pomeriggio aveva contato i passi e si era messo a circa 5 metri dal mare e 10 dalla prima fila di ombrelloni, giusto per non dare fastidio a nessuno. A qualcuno però, quel lettino di confine ha dato fastidio. Il maresciallo dei Carabinieri, dopo aver ottenuto picche dal gestore del lido, ha contattato attraverso un giro di telefonate la Guardia Costiera di Otranto e i Carabinieri di Melendugno. Verso le 17.30, l’architetto si è sentito chiamare: non solo doveva spostare il lettino, ma doveva anche raggiungere la delegazione di San Foca della Capitaneria di porto per un verbale.

La scena è quasi esilarante: i militari hanno contato a passo d’uomo la distanza tra il letto e la battigia. Mezzo passo è stato fatale. E spostarsi non bastava a soddisfare la lamentela: «Conosco le leggi demaniali e faccio attenzione a queste distanze. Farò ricorso: stupisce l’abuso di potere esercitato da un ufficiale in villeggiatura, che usa i suoi poteri per vessare il prossimo. In un Paese civile non dovrebbe accadere», ha detto amareggiato l’architetto.