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Incidenti stradali mortali: Foggia al terzo posto

Sembra un bollettino di guerra senza fine. Ogni giorno la macabra conta dei morti sulle strade di Capitanata. Alta velocità, strade dissestate, momento di distrazione dell’autista e sulle nostre arterie scorre sangue. Quello di camionisti, quello di giovani operai, pensionati, centauri, mamme che non hanno più i loro figli, figli che si ritrovano, improvvisamente, senza genitori. Un quadro agghiacciante; un puzzle fatto di fiori lasciati sui cigli delle carreggiate a ricordare chi non c’è più. Oggi la sorte ha bussato alla porta di M.L., un giovane barman cerignolano. Aveva 32 anni. Stamani con la sua Peugeot 206 si è scontrato frontalmente con un autoarticolato che trasportava pomodori. Stava percorrendo la provinciale 77, quella che collega Cerignola a Manfredonia. Ieri sera invece, una donna polacca è stata travolta e uccisa lungo la statale 16 in agro di San Severo. L’automobilista ha chiamato i soccorsi. Ha chiesto l’intervento di un’unità del 118. A Foggia, però, spetta un triste primato – ci comunicano dalla Polstrada: è la terza città d’Italia dove si verifica il maggior numero di incidenti stradali mortali. Lo scorso anno solo la polizia stradale ne ha rilevati 27 con 32 deceduti. A questi vanno aggiunti quelli che hanno visto l’intervento di altre forze di polizia che, nel 2009, hanno superato il tetto dei 50. Diminuito notevolmente il tasso di mortalità lungo la statale 16 Bis – nel tratto Foggia – Cerignola, dopo il restyling di qualche mese fa. Diversa è la situazione sulla statale 16 da Foggia fino al limite territoriale di provincia. Qui il tasso di mortalità è altissimo, così come accade sulla Ss673 la cosiddetta tangenziale che circonda il capoluogo dauno e che si estende per 14 chilometri. Anche qui i decessi sono stati numerosissimi, soprattutto nei primi mesi dell’anno: da gennaio ad oggi almeno 30 i morti su strada. Difficile attribuire responsabilità. Altrettanto difficile trovare un colpevole. Molto dipende – dicono gli inquirenti – dalla morfologia del nostro territorio caratterizzato da strade provinciali pianeggianti e rettilinee. Percorsi che inesorabilmente invitano l’automobilista a premere sull’acceleratore.