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Monte Sant’Angelo/ Legambiente: “se prevarrà ancora la cultura del mattone, addio Unesco”

Evitato lo sfregio di via Celestino V, ma la cultura palazzinara rimane tutta in piedi. Nello stesso consiglio vanno in scena colate di cemento e la Costituzione Comitato Candidatura UNESCO: assurda schizofrenia.

 

In occasione del consiglio comunale di martedì 5 ottobre, la maggioranza
che governa la nostra città non ha avuto il coraggio di compiere il passo
verso un approccio più maturo alla questione edilizia di Monte
Sant’Angelo. Hanno tentato il colpaccio, con il sostegno di un approccio
leggero alle procedure da parte del segretario comunale.

Ma il tentativo non è riuscito, perché l’attenzione pubblica, da parte dei
media e da parte della società civile è molto alta e perché il segretario
comunale aveva evidentemente torto a ritenere che bastasse una maggioranza
semplice. Per cui nulla di fatto in via Celestino V, dove si pretendeva di
approvare la soprelevazione di alcune case a schiera, ma vanno avanti
altri progetti nelle zone B1 e B2, con un approccio al piano di recupero
fatto con vari provvedimenti ad personam.

“La discussione sui piani di recupero non può prescindere dalla
discussione generale per la redazione del nuovo Piano Urbanistico
Generale, che colpevolmente si sta rinviando all’infinito. Una
ricognizione onesta dell’esistente e dei nuovi bisogni, associata a una
programmazione che non corra dietro agli interessi particolari, ma che
miri agli interessi generali di una comunità, riteniamo essere la strada
unica capace di invertire l’ondata speculativa che da anni violenta la
città del Santuario di San Michele”. Così il presidente di Legambiente
Franco Salcuni, che stigmatizza inoltre la maggioranza di governo della
città denunciando “l’approccio schizofrenico che la politica montanara sta
avendo nei confronti della candidatura Unesco: portare all’attenzione del
consiglio comunale una nuova colata di cemento, solo in parte arginata,
accanto alla costituzione del Comitato Unesco per sostenere la candidatura
è francamente ridicolo. La candidatura per entrare nella lista dei beni
Patrimonio mondiale dell’Umanità si concluderà ancora con un nulla di
fatto se la politica del mattone e dei conflitti di interessi prevarrà su
tutto il resto”.

Legambiente circolo FestambienteSud
Via Gambadoro, 27 – 71037 Monte Sant’Angelo (Fg)
info@festambientesud.it