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Provincia, un assessorato per i dissidenti UDC

Governo battuto tre volte ieri nell’Aula della Camera, grazie ai parlamentari di Futuro e Libertà, che hanno votato insieme alle opposizioni. Lo spettro delle elezioni anticipate sembra materializzarsi sempre di più. Cosa succederà in Capitanata?  Il PDL foggiano, al momento, ostenta sicurezza. Il coordinatore provinciale del PDL, Gabriele Mazzone, non teme nessun tracollo di voti a favore di Futuro e Libertà.
Anche la sorte delle amministrazioni locali sembra blindata. Gli eletti che hanno aderito a Futuro e Libertà si contano sulle dita di una mano. Eventuali distinguo o disimpegni non causerebbero problemi alle amministrazioni di Lucera, Cerignola o San Severo. Anche la situazione di Palazzo Dogana, da questo punto di vista, è sotto controllo. Un solo consigliere, l’ex AN Emilio Gaeta, ha aderito a Fli. Una sua eventuale posizione critica o ipercritica, non avrebbe conseguenze sul piano dei numeri. Su questo fronte Mazzone tenta di non perdere i voti dei due consiglieri UDC. Il partito di Casini e Buttiglione – dopo il chiarimento politico tra Cera e Mazzone – è fuori dalla maggioranza. Il coordinatore provinciale del PDL tenta di approfittare del caos interno allo scudocrociato, dove è forte la fronda contro il parlamentare di San Marco in Lamis. I due consiglieri provinciali – Bonfitto e Pellegrino – sono tecnicamente autosospesi dall’UDC. Vuol dire mani libere, e svincolo dalla disciplina di partito. Mazzone ha avviato il dialogo con i due, che potrebbero siglare una intesa ad personam con il centrodestra che governa Palazzo Dogana. Già pronto un incarico per Michele Bonfitto, pronto a lasciare l’incarico di capogruppo per assumere quello di assessore della Giunta Pepe.