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Vico/ Gruppo di disoccupati s’incatena: “qui si muore di inedia”

Quando la protesta scende in piazza per denunciare lo stato di sofferenza che vivono le giovani generazioni in una società sempre più meno attenta ai bisogni veri di coloro che non sanno, come suol dirsi, mettere insieme il pranzo con la cena.  E’ questo il senso di quanto da ieri stanno testimoniando giovani vichesi che hanno scelto piazza san Domenico, luogo simbolo di Vico del Gargano, per chiedere soltanto di “poter lavorare”. Un grido forte che è arrivato a scuotere le coscienze. Uno dei giovani si è incatenato alla ringhiera del monumento ai caduti, deciso, nonostante le condizioni climatiche proibitive, a non mollare fino a quando non ci saranno spiragli di speranza per guardare avanti senza l’ansia di non poter garantire l’essenziale a moglie e figli. Proprio a causa delle temperature che, nell’arco della giornata non sono mai andate oltre i tre gradi, è stato chiesto l’intervento dei medici del 118 per accertare le condizioni del ragazzo incatenato che era visibilmente infreddolito; fortunatamente niente di preoccupante. Non solo la protesta per la protesta ma anche sollecitazioni precise agli organi istituzionali. Tra le richieste c’è l’invito alle aziende: “Assumere meno personale proveniente da altri paesi e guardare, come suol dirsi, prima in casa propria”. Sindaco e vice sindaco di Vico del Gargano, Luigi Damiani e Michele Pupillo, hanno avvicinato i giovani per un primo confronto in attesa di affrontare la complessa problematica legata alla disoccupazione giovanile in un’apposita riunione che si tiene oggi nella sala consiliare per discutere e verificare – ha anticipato Damiani – le possibili azioni da intraprendere, senza perdere di vista tutte le progettazioni in atto da tempo e che a breve si spera saranno in grado di dare risposte concrete in termini occupazionali. Da parte sua il vice sindaco ha ricordato che “Quando le Istituzioni vengono sensibilizzate anche in maniera così eclatante, come la protesta messa in atto da un gruppo di giovani disoccupati non posso che essere solidale alla loro manifestazione e sentirmi al loro fianco. Non si può continuare ad essere. iperprotettivi nei confronti di alcune categorie di cittadini e lasciare nel disagio sociale chi protezioni non ne ha mai avute”.
Francesco Mastropaolo