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Vieste/ Carnevale garantisce: “l’80enne sarà visitato oggi dal pneumologo”

Lo specialista non si era presentato, e la figlia Ivana era andata su tutte le furie. Ora dovrebbe esserci la schiarita sulla vicenda.

 

Oggi il padre di Ivana Ceschini sarà visitato. A garantirlo è Michele Carnevale, il medico dirigente della Asl di Vieste. Avevamo raccontato la storia del povero 8Oenne che aveva atteso invano l’arrivo del pneumologo, dopo aver ottenuto l’autorizzazione ad una visita domiciliare lunedì scorso. Lo specialista non si è presentato, e la figlia Ivana è andata su tutte le furie denunciando l’episodio appellandosi non tanto alle regole, quanto all’umanità di un medico che avrebbe rifiutato di visitare un paziente malato cronico. “Domani (oggi per chi legge, ndr) la visita sarà fatta — ha garantito Carnevale, che ieri aveva preso l’impegno con noi di occuparsi personalmente della
vicenda della famiglia Ceschini — a meno che lo pneumologo non stia bene”. Il medico che si è rifiutato di visitare il signor Ceschini è Antonio Giuliani. A differenza di quanto avevamo scritto ieri, Giuliani è un medico dipendente, quindi non avrebbe percepito denaro per la visita a domicilio ed ha la facoltà di rifiutarsi di recarsi a casa del paziente. “Le visite domiciliari non sono obbligatorie per i dipendenti—ha precisato Carnevale — e comunque non c’era nessun appuntamento fissato per lunedì e il venerdì, e non sempre, sono a disposizioni due pneumologi”. Uno è Giuliani,l’altro, quello che oggi dovrebbe visitare l’anziano malato è Sergio Gesualdi. Giuliani è un medico dipendente e ha facoltà di non visitare a domicilio per cui non percepirebbe neanche soldi, Gesualdi invece è uno specialista ambulatoriale e per contratto deve svolgere le visite a domicilio e viene pagato per un’ora di lavoro. “il problema è un altro— ha proseguito Carnevale — perché purtroppo qui siamo in pochi e non sempre riusciamo a rispettare tutti gli impegni. E’ difficile che un medico specialista accetti di venire fin qui, per un’ora di lavoro, quando per andare e tornare ce ne mette tre e percepisce pochissimi soldi. Per questo — ha aggiunto il dirigente — . stiamo cercando di prevedere, nei prossimi rinnovi contrattuali ai medici specialisti dipendenti, una clausola che permetta loro di guadagnare di più (circa 6-7000euroall’anno, ndr) quando svolgono visite a domicilio, in modo da stimolarli a svolgerle”. Per stimolare i medici insomma servono i soldi, non serve la voglia di aiutare il prossimo. Questo è quello che ieri ha chiesto Ivana. Sensibilità ed etica morale “dei contratti di categoria degli specialisti ambulatoriali e le leggi che ne regolano i loro diritti e doveri – aveva dichiarato Ivana Ceschini – non m’interessa. Questi sono problemi di altri. A me interessa l’etica morale, e la sensibilità di questi medici che dovrebbero considerare il loro mestiere una missione e invece se ne fregano,,.

Luca Preziusi