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Russo: «Guido un avamposto di eroi»

Il disagio del procuratore di Foggia: «Pochi uomini per un luogo con un omicidio al giorno». Il capo degli uffici giudiziari si sfoga per la situazione.

 

«Siamo diventati un avamposto di eroi. Mi chiedo come dobbiamo fare ad andare avanti. E se è mai possibile che dobbiamo intervenire anche lì dove non dovremmo farlo». Misurato nelle parole e nei toni, ma fermo a denunciare lo stato di grave difficoltà operativa degli uffici giudiziari della Procura di Foggia. A lanciare il grido d’allarme è stato ieri mattina il procuratore capo Vincenzo Russo a margine della conferenza stampa tenuta sull’inchiesta su tangenti e episodi di corruzione alla Asl di Foggia.

Russo, che ha promesso un incontro ad hoc con la stampa per poter meglio spiegare perché è fortemente preoccupato e perché non dovrebbe essere il solo ad esserlo, ha sottolineato: «La Procura è impossibilitata ad agire su tutto in una provincia che sta registrando un omicidio al giorno. Siamo allo stremo delle forze. L’organico sarebbe di 19 magistrati, ne abbiamo 14, attualmente in servizio sono in 13. Come dobbiamo fare?». Non è la prima volta che il procuratore capo accende i riflettori sulla necessità che gli organici della procura siano rafforzati sia a livello di magistrati che a livello di personale amministrativo. «Alla Procura si chiede ormai di intervenire su tutto e spesso non dovremme proprio essere coinvolti — ha aggiunto Russo — ma ci dobbiamo interessare anche delle strade rotte, del perché non sono pulite. Dobbiamo mandare forze per scortare i mezzi deputati alla raccolta dei rifiuti». Il riferimento è a meno di un anno fa quando le volanti della polizia furono costretti a scortare i mezzi dell’Amica a causa di una delle tante proteste delle cooperative e società della galassia comunale.

Ma quando il procuratore ha evidenziato la difficoltà dell’ufficio della Procura ad intervenire su più fronti data la cronica mancanza di sostituti in un territorio che deve fare i conti con una criminalità e un livello di violenza sempre più preoccupante e crescente, lo ha fatto andando oltre i singoli episodi. «La dissennatezza organizzativa e amministrativa fa sì che dove non funziona nulla sia crei troppa falsa occupazione, disoccupazione che crea miseria e che purtroppo in molti casi genera anche criminalità. Il punto è che tutti insieme dobbiamo denunciare questi fatti». Qualche giorno fa sempre Russo nel corso di un incontro sulla legalità con gli studenti dell’Itc Toniolo di Manfredonia aveva sottolineato l’importanza di uno scatto della società di Capitanata. Ieri le preoccupazioni crescenti su una procura sempre più in trincea.

Antonella Caruso