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Regalo di Pasqua per anziani e disoccupati. Aumentano i prezzi dei farmaci generici

Proteste dell’Associazione titolari di farmacia di Foggia. «Se non si abbassano i prezzi ci rimettono i cittadini».

 

«Rabbia, malcontento e rassegnazione sono le reazioni con cui i nostri concittadini hanno accolto "il regalo" sui farmaci equivalenti. Adesso pagano i farmaci anche anziani, disoccupati, cassintegrati, invalidi, famiglie con basso reddito, persone affette da la denuncia particolari patologie come tumori, diabete». È dell’Associazione titolari di farmacia della provincia di Foggia, guidata da Gianfranco Curato, che evidenzia le conseguenze negative prodotte dall’entrata in vigore del provvedimento dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Tanti i disagi e le proteste nelle farmacie, soprattutto lamentele da parte degli anziani. Per una confezione di cerotti per il cuore, ad esempio, bisogna ora sborsare 6 euro in più. «L’Aif – spiega l’associazione – ha disposto la riduzione dei prezzi massimi rimborsabili dal servizio sanitario nazione per i farmaci equivalenti. Cosa è successo? I prezzi stabiliti non corrispondono ai prezzi reali dei farmaci in commercio almeno sino a quando le aziende produttrici non decideranno di abbassarli il cittadino sarà costretto a pagare la differenza che prima non ha mai pagato o ha pagato in misura minore (oltre al ticket)». La aziende produttrici, dal canto loro, hanno dichiarato di non poter limare i prezzi verso il ribasso. «Le Aziende non abbasseranno i prezzi – ha detto Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici – e a pagare saranno i cittadini». Per l’associazione dei farmacisti foggiani è necessario mettere in campo misure per non lasciare soli i pazienti, soprattutto quelli in difficoltà economica. L’obiettivo è seguire la strada intrapresa da altre Regione. Il riferimento è alle dichiarazioni di Enrico Rossi, presidente della Toscana: «Occorre rispondere a qualsiasi manovra speculativa sulla salute e sul portafoglio della gente. Presenterò un provvedimento per non far pagare ai toscani alcuna quota aggiuntiva tra il rimborso dei farmaci generici previsti dalla nuova lista di trasparenza e i prezzi dei farmaci. Della quota si farà carico la Regione stessa nel proprio bilancio».