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Vico del Gargano negli itinerari dei luoghi della passione

Interessante e altrettanto suggestiva la Settimana Santa di Vico del Gargano, che apre le funzioni religiose con il «pianto della Madonna», un coro di voci femminili che accompagnano la messa serale, e l’«uffizio delle tenebre», scandito dai canti tradizionali della tradizione vichese.  Nel centro garganico, altra caratteristica della ritualità pasquale è la sfilata mattutina del venerdì santo, con il passaggio delle «Madonne», così vengono chiamate le 5 processioni dei «Sepolcri» organizzate dalle confraternite, e gli abitanti del paese, che visitano le 12 chiese cittadine prima di raggiungere il Convento dei frati Cappuccini. Ogni «Madonna», intonando inni liturgici, è preceduta da tre bimbi, di cui quello al centro porta la croce con i simboli della Passione (flagelli, martello, corona di spine, tenaglia, spugna, lancia e lenzuolo). Suggestivi i canti della triplice liturgia dell’«Adorazione della Croce», della «Messa pazza» e delle «Tre ore di agonia» che si tengono alle 15 della stessa giornata nella chiesa del Purgatorio. Alla periferia del Carmine, poi, il quartiere del paese dove vengono innalzate 5 croci a simboleggiare le piaghe di Gesù, si può udire una litanìa levarsi dal buio, «Io ti adoro Santa Croce, duro legno del mio Signore, io ti adoro con la voce, io ti adoro Santa Croce», che il prete intona alla fine del corteo religioso serale del venerdì santo.