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Beni da salvare in Puglia dalla Regione 18 milioni

«Basta con la sola attività di comunicazione. Prima occorre che i territori acquisiscano la consapevolezza del grande patrimonio diffuso di cultura e natura nel quale vivono e lavorano».

 

L’assessore regionale ai beni culturali, Angela Barbanente, incornicia così la filosofia dei Sac (Sistemi ambientali e culturali), con i quali la Regione vuole puntare su «valorizzazione e gestione di lungo periodo» dei contenitori culturali (dai musei alle vestigia fortificate, dagli scavi archeologici alle testimonianze architettoniche). I fondi Sac – 18 milioni in questa prima fase – non serviranno, dunque, a finanziare cartoline di un patrimonio «bello e impossibile». Piuttosto serviranno, ad esempio, a consentire l’apertura dei musei (anche quelli dipendenti direttamente dal ministero ai beni culturali) anche quando, per mancanza di risorse, e soprattutto nei giorni festivi (ovvero quelli di maggiore attrattiva), restano assurdamente chiusi per l’impossibilità di pagare lo straordinario al custode. A beneficiare delle risorse, in misura e tempi da stabilire attraverso la fase della negoziazione con la regione, saranno 18 aggregati formati da enti locali (Unioni di Comuni), enti parco, ma anche privati in forma singola o associata.

I 18 interventi ammessi saranno tutti finanziati, ma tra questi ci sono quelli che lo stesso assessore definisce più maturi (perché in buona parte già pronti a partire ad esempio con interventi più elementari come il posizionamento della cartellonistica informativa su percorsi tra siti naturali e emergenze storico- architettoniche) e quelli che invece necessiteranno di più tempo per andare a regime. Per ciascuno di questi interventi è tuttavia fondamentale l’idea che non si tratti più di spot, destinati a nascere e morire con la fine delle risorse, ma di veri e propri piani di gestione destinati a innescare fenomeni moltiplicatori (grazie agli investitori e al coinvolgimento del territorio) e nuova occupazione.

«Ciascun visitatore – ha detto Barbanente – anche tra coloro che abitano da sempre in quel territorio, ma per disattenzione o abitudine non ne colgono la bellezza, dovrà sapere dove si trova il punto o i punti informazione e ricevere indicazioni non solo sul singolo museo o sulla singola iniziativa culturale, bensì del complesso delle iniziative: dall’orario di apertura e chiusura degli scavi archeologici agli spettacoli teatrali in programma di sera in quello stesso territorio».