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Corso Laurea Ingegneria, appello Billa Consiglio ad Istituzioni e Università

«Ho letto con grande preoccupazione la comunicazione del Rettore del Politecnico di Bari inerente i problemi logistici che riguardano la sede di Foggia del Corso di Laurea in Ingegneria. Le sue parole pongono alla nostra attenzione una difficoltà reale, che non sottovalutiamo nè ignoriamo». Così Billa Consiglio, vicepresidente della Provincia di Foggia ed assessore alle Politiche Educative, commenta il contenuto della lettera inviata dal Rettore del Politecnico di Bari alla Regione Puglia, alla Provincia di Foggia, al Comune di Foggia, al Rettore dell’Università degli Studi di Foggia e al Consorzio per l’Università di Capitanata e riguardante le difficoltà logistiche del Corso di Laurea in Ingegneria. «In questi anni – afferma il vicepresidente della Provincia – l’Amministrazione provinciale ha dedicato energie e impegno al sostegno di questo importante Corso di Laurea. Ricordo la messa a disposizione dei locali dell’ITIS ‘Saverio Altamura’ e il pagamento delle utenze da parte del Consorzio per l’Università di Capitanata. Azioni che raccontano da sole la volontà di offrire allo sviluppo e alla crescita di questo Corso di Laurea tutti gli strumenti in nostro possesso per consolidare e migliorare ulteriormente i primati che opportunamente il Rettore Costantino ci ha ricordato. E tuttavia il tema che egli pone non può essere considerato esclusiva competenza della Provincia. Non può cioè essere soltanto il nostro Ente a doversi fare carico di quest’onere». Secondo l’assessore provinciale alle Politiche Educative «lo scenario paventato, cioè l’eventuale disattivazione del Corso di Laurea, impone una comune assunzione di responsabilità da parte degli Enti Locali del territorio, dell’Università degli Studi di Foggia e della stessa Regione Puglia. Come avvenuto nel passato l’Amministrazione provinciale è pronta a fare la sua parte, compatibilmente però con il rispetto delle sue competenze e con l’assolvimento dei suoi doveri istituzionali primari». «E’ questo un punto fondamentale – chiarisce Consiglio – per non cadere nella trappola del ‘gioco del cerino’ e addossare eventuali responsabilità alla Provincia. Il nostro Ente, è bene chiarirlo, al momento non possiede locali diversi da quelli dell’ITIS ‘Saverio Altamura’ per ospitare il Corso di Laurea, dovendo far fronte da un lato ad una significativa diminuzione dei trasferimenti statali (oltre 8 milioni di euro che incidono evidentemente anche sulla necessità di mettere in campo una politica di rigore per ciò che riguarda i fitti) e dall’altro alla gestione della popolazione studentesca degli istituti superiori, che rientra per legge tra le nostre competenze». «Tutto questo – specifica il vicepresidente della Provincia – non significa tirarci indietro rispetto alla difesa di un patrimonio che consideriamo una ricchezza dell’intera Capitanata. Significa però che vanno ricercate strategie condivise, partecipate e comuni. Sul piano logistico non siamo nelle condizioni di assumerci in via esclusiva il peso della soluzione del problema posto dal Rettore Costantino. L’appello che mi sento di rivolgere a tutte le istituzioni coinvolte – conclude Consiglio – è dunque quello di realizzare un momento di confronto. Di incontrarci per discutere, affrontare e tentare di risolvere pragmaticamente una questione che dimostra in modo plastico l’importanza della cooperazione interistituzionale e della partecipazione attiva degli Enti Locali, nei luoghi e nei contesti decisionali e programmatori, alla vita del sistema universitario di Capitanata».