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Vieste/ Ragno (Udc): “QUESTO NON E’ UN PROGETTO POLITICO”

Il sindaco toglie le deleghe ai promotori di azioni per la legalità.

 

Antonio MONTECALVO, consigliere comunale PDL, promotore unitamente ad altro esponente politico amministrativo di un’importanze azione contro l’evasione fiscale, grazie al quale il Comune di Vieste con molta probabilità recupererà importanti somme di denaro pari ad euro 1.300.000 ( un milione e trecentomila euro che corrispondono al vecchio conio a circa due miliardi e seicento milioni di lire ), è stato silurato dal Sindaco di Vieste per mancanza di fiducia.

Il breve comunicato di benservito da parte del Sindaco nei confronti del consigliere di maggioranza recita testualmente:
“Il Sindaco … omissis … preso atto che è venuto meno il reciproco ed indispensabile rapporto di fiducia intercorrente tra il Sindaco e il Consigliere incaricato, revoca al consigliere l’incarico di collaborazione … omissis …”.

Con questo atto la revoca d’imperio degli incarichi per i settori contenzioso-tributi-patrimonio di cui brillantemente si era occupato fino a quel momento Montecalvo ottenendo risultati brillanti e significativi, trascinando il medesimo dall’aspettativa di una gratificazione morale per l’ottimo lavoro svolto a favore del Comune e dell’intera cittadinanza viestana ad una sconsolante mortificazione.

Ma perché mai il Sindaco di fronte un’azione amministrativa così importante, oserei aggiungere di portata storica per efficacia, ha scaricato il suo consigliere di maggioranza con un comunicato ufficiale racchiuso in poche righe ed in barba a tutti i principi di serietà ed onestà a cui il pubblico amministratore si era attenuto.

Dovevano essere momenti di gioia, felicità, esultanza per aver riscontrato un chiaro tratto di onesta operosità da parte della pubblica amministrazione, maggiormente gratificante in quanto frutto dell’impegno di giovani amministratori, invece si è trasformato tutto nel più classico e maldestro tentativo di insabbiamento con assurde spiegazioni sui tecnicismi di bilancio.

Via gli amministratori capaci e ricchi di buoni propositi ed avanti quelli “infibulati”, quelli con una coscienza civica in evoluzione ma ricchi di ombre silenziose e cupe capaci di offuscare ogni barlume di luce che la nostra società a fatica prova ad esprimere, in testa a tutte l’ASSOCIAZIONE ANTI RACKET, fiore all’occhiello di una comunità bisognosa di riferimenti tra cui la legalità.

Proprio così, l’ASSOCIAZIONE ANTI RACKET, uno sforzo sociale di altissimo livello e riconosciuto dalle istituzioni governative più importanti che hanno voluto gratificare il nostro territorio con continue presenze istituzionali ed azioni significative contro la malavita organizzata.

Quello che è stato consumato  dalla massima carica cittadina con la revoca dell’incarico nei confronti del consigliere Montecalvo è un atto amministrativo molto leggero che poco si addice alla moralità comune di questa società che ha bisogno di ben altri esempi ed azioni efficaci e qualificanti, cosi come ha bisogno di valorizzare e qualificare chiunque si esprima con il doveroso senso del bene comune.

Un bene comune ben rappresentato negli ultimi cinquant’anni da amministratori seri e laboriosi che con grande fatica e dedizione hanno costruito una ricchezza politica attualmente riconducibile al centro destra che non deve essere scalfita da azioni politico amministrative poco significative.

La mia personale solidarietà non all’amico Montecalvo, a cui va di diritto, oltre ai complimenti per quanto svolto, ma ad un sistema bisognoso di solide e referenziali basi, e, scusatemi un pensiero sempre in tema di solidarietà per gli amici della sinistra a cui non è stata concessa la possibilità di affiggere un manifesto per esprimere il loro dissenso politico.

Questo non è un progetto politico.

Nicola RAGNO