Menu Chiudi

GIUFFREDA (“Per un’altra Vieste”): “VOGLIONO IMBAVAGLIARE LE OPPOSIZIONI”

 

Riceviamo e pubblichiamo
L’ufficio tributi continua ostinatamente la sua azione di ostruzionismo politico nei confronti delle opposizioni. L’8 agosto 2011, detto ufficio, ha comunicato il suo diniego all’uso del suolo pubblico per la raccolta delle firme per la petizione popolare di richiesta delle dimissioni del Sindaco e degli amministratori coinvolti nella vicenda TARSU.   La richiesta è stata fatta per i giorni 09, 11 e 13 agosto, per l’occupazione di 2 metri quadri sufficienti per un tavolino e un tazebao nel tratto che separa i giardini della villa comunale di corso Lorenzo Fazzini.

Analoghe richieste presentate dal gruppo consigliare “Per un’altra Vieste”  per i giorni 27,29 e 31 luglio e dal gruppo Consigliare “Ripartiamo” per i giorni 03,05 e 07 agosto sono state, invece, regolarmente autorizzate. Il diniego fa riferimento all’art. 13 del regolamento vigente approvato da Consiglio Comunale n. 20 del 26/04/2004 in cui vengono elencate, peraltro in maniera molto dettagliata,  le attività che non sono consentite  e da cui emerge che la nostra iniziativa non è contemplata.
E’ incredibile Il potere di discrezionalità esercitato dal dirigente, che si sente libero, a suo piacimento,  di decidere se e quando concedere o meno l’autorizzazione,  dimostrando anche una scarsa conoscenza della normativa vigente. E’ il secondo grave episodio di impedimento  attuato nei confronti di iniziative politiche dell’opposizione; sempre sulla stessa vicenda, dalla sospensione dell’affissione del manifesto alla mancata concessione di suolo pubblico per la petizione popolare , volti a chiedere  le dimissioni degli amministratori coinvolti nei ricorsi TARSU. Tutto questo  nonostante si siano rispettate  tutte le procedure previste, quali le richieste di autorizzazioni ed i pagamenti dei diritti di affissione.
Sarebbe bene che il dirigente esercitasse il suo ruolo, piuttosto, avviando una verifica seria sull’oscura vicenda  dei rimborsi TARSU,ad iniziare dall’accertamento della regolarità dei pagamenti effettuati dai ricorrenti per gli anni per i quali è stato chiesto il rimborso, nell’interesse del Comune di Vieste e dei cittadini, invece di essere così zelante in  un ruolo di censore che non gli compete e che non è consentito dalla nostra Costituzione.
Considerando le dichiarazioni che il sindaco ha fatto sia a mezzo stampa, sia in sede di commissione consigliare, appare chiaro che il tentativo sia quello di far passare nel silenzio una vicenda che è ancora tutta da chiarire e che non si potrà certo esaurire con una serie  di delibere che prendono atto della rinuncia al rimborso TARSU da parte delle aziende riconducibili ai tre amministratori comunali coinvolti.
Il tentativo di imbavagliare le opposizioni e far passare sotto silenzio una vicenda grave e inquietante non passerà.
Il Sindaco e della sua maggioranza hanno il dovere di fare luce su questo oscuro episodio e di individuarne le responsabilità.
Avvieremo tutte le iniziative perché il diritto  costituzionale ad esercitare il nostro ruolo sia garantito.
Vieste 10/08/2011
Il Capogruppo
Annamaria Giuffreda