Ne fanno parte anche i centri di Cagnano Varano e Carpino vicini allo specchio d’acqua.
Passi significativi li stanno muovendo le amministrazioni’ comunali di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella all’indomani della costituzione dell"’Unione dei Comuni della Laguna di Varano", comuni che – vogliamo ricordare – hanno competenza territoriale sullo specchio d’acqua dell’omonima laguna. Gli obiettivi riguardano essenzialmente valorizzazione, promozione e sviluppo dello specchio d’acqua; ancora, promuovere il patrimonio storico-artistico dei centri storici e delle tradizioni economico-culturali locali con particolare riferimento alla promozione dei prodotti tipici dei territori ricompresi nell’Unione. Un altro importante obiettivo dell’Unione è la riduzione dei
costi, per i singoli comuni, dei servizi che saranno gestiti in forma associata. Una prima importante iniziativa è l’aver individuato un centro di raccolta per la realizzazione degli impianti finalizzati al potenziamento dei "servizi di raccolta, attraverso l’introduzione di metodi innovativi di raccolta differenziata integrata. Tra l’altro è stato sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede l’impegno a favorire il recupero delle tradizioni e dei mestieri legati al sistema lagunare con l’intento di realizzare un centro di documentazione storica per raccogliere le specificità di un territorio tra i più grandi in Italia. L’Unione dei Comuni si tratta di un sistema tra territori per sviluppare strategie comunali al fine di tutelare l’ecosistema lagunare e delle zone umide, promuovendo azioni condivise in favore della qualità territoriale e dello sviluppo del turismo, privilegiando la salvaguardia e il rilancio delle vecchie tradizioni e dei lavori artigianali ormai in via di dismissione. Con questi interventi, tra l’altro, si dirà basta agli scempi e si incentiveranno progetti di salvaguardia e tutela di un patrimonio di grande interesse naturalistico, storico e turistico. L’accordo avrà anche una ricaduta positiva su quanto, in questi ultimi tempi, è stato oggetto di tensione tra i pescatori per riguarda la pesca delle vongole, utilizzando mezzi che danneggerebbero l’ecosistema. Parliamo di macchine turbo soffianti che aspirano tutto ciò che è sul fondo della laguna, senza alcuna distinzione, dunque, anche le vongole piccole. Ricordiamo che la pesca con questo tipo di macchine è vietato sia dall’ente parco che dalla regione, e questo già da diversi anni. La realizzazione di questo nuovo strumento giuridico potrà aiutare e dare nuovo stimolo all’economia e alle fmanze delle comunità locali, oggi in forte congiuntura. Uscire dall’atavico pregiudizio municipalistico – spiegano i sindaci, Piero Colecchia, Rocco Manzo e Nicola Tavaglione – è vero che richiede un impegno costante e significativo, ma è utile al fine di poter guardare al futuro con più fiducia.
Francesco Mastropaolo